Chi l'ha detto che febbraio è un mese triste e grigio? Magari il tempo piovoso e freddo di questo periodo dell'anno possono scoraggiare, ma sembra quasi che la Chiesa, sapendo che il tempo a febbraio è tetro, ci faccia vivere celebrazioni a tema luminoso; in Seminario abbiamo fatto esperienza di queste celebrazioni e voglio condividere alcuni aspetti con voi. Si parte già dal 2 febbraio con il rito della Candelora, che commemora la Presentazione di Gesù al tempio: in una grande sala del seminario abbiamo fatto il rito della luce con l'accensione e la benedizione delle candele e poi una breve processione con le candele accese (molto suggestiva poiché il seminario era totalmente spento!) fino alla cappella, dove abbiamo celebrato la Messa. Questo rito si rifà alle parole del vecchio Simeone nella Presentazione al Tempio, riferendosi a Gesù: "Luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele", poiché Gesù è la vera Luce che allontana le tenebre del male. Non è finita qui, perché il giorno dopo, 3 febbraio, abbiamo festeggiato San Biagio, protettore della gola poiché compì un miracolo estraendo dalla gola di un bambino una lisca di pesce che altrimenti lo avrebbe soffocato. In questo sacramentale due ceri (altro rimando alla luce) vengono incrociati sulla gola di una persona, e viene recitata una preghiera per liberare le gole da ogni male; non si confonda con una scaramanzia, ma come un modo perché il Signore, per intercessione di San Biagio, possa preservarci da ogni male. Come se non bastasse, ora ci allontaniamo per un attimo dai riti cristiani per festeggiare un po’ di Carnevale: domenica 15 febbraio si è svolta una festa in maschera in Seminario alla quale hanno partecipato i seminaristi, i genitori e anche alcuni ragazzi della Pastorale Vocazionale. Tra zeppole, maschere, risate, giochi, luci, colori e divertimento, il Carnevale è stato una parentesi di allegria nella monotonia di febbraio. Per concludere, il 18 febbraio è iniziata, con la messa e l'imposizione delle Sacre Ceneri, la Quaresima, un cammino di quaranta giorni verso la Pasqua, che non è un periodo dove Gesù è più lontano e ritorna solo a Pasqua! E' invece un periodo dove il Signore rimane sempre vicino a noi, nel quale ci spinge nel deserto e ci rimane accanto, sostenendo il nostro cammino verso la terra promessa, che è la Pasqua. Che dire...questo mese non sembra poi così cupo e tenebroso...
Antonio