La parola del parroco

Febbraio 2015

Carissimi parrocchiani,

non vi faccia meraviglia se ogni volta che arriva febbraio, la parola del parroco verte sul tema liturgico della Quaresima: la vita della parrocchia è inserita nella vita della Chiesa, e la vita della Chiesa è scandita dell'anno liturgico. Se quindi vogliamo parlare della nostra vita, dobbiamo necessariamente passare attraverso la liturgia, la quale ci serve per procedere nel cammino di santità su cui Dio ogni anno ci fa ripassare, perché abbiamo sempre da riconvertire il nostro cuore. Pensate che il popolo di Israele, dopo aver attraversato il Mar Rosso, ci ha messo 40 anni per arrivare alla terra promessa, proprio perché si è perso nel deserto vagando in esso per così tanto tempo. Chissà quante volte saranno passati e ripassati negli stessi luoghi pur senza rendersene conto! Così la Quaresima ogni anno ci viene riproposta perché ripassiamo su quella stessa strada di purificazione, necessaria al raggiungimento della Terra Promessa. Pertanto, dopo aver festeggiato il carnevale tra fritture e mascherine, il 18 febbraio entreremo nell'austerità delle Ceneri e quindi della Quaresima. Come avrete notato gli anni scorsi, anche la nostra Chiesa si veste di austerità: le Ceneri rimangono sempre esposte in ricordo dell'habitus che dobbiamo indossare durante il cammino di penitenza, uno stile di vita che ci richiama continuamente a reindirizzare le nostre priorità verso Dio, unico sommo bene; così pure spariscono fiori e piante, rimanendo solo da Gesù Eucaristia, verso cui devono convergere il nostro sguardo e il nostro cuore, Egli, centro, senso e origine di tutto il nostro vivere.

Auguro a tutti di godere di una Quaresima tanto fruttuosa, piena di opere sante che sappiano di vera carità.

Buona Quaresima!

Don Albino