Domenica 24 gennaio ci siamo dati appuntamento nella chiesa di Sant’Ambrogio in Monserrato per partecipare al consueto incontro di preghiera per l’Unità dei Cristiani. Dovendo accompagnare diverse nostre coriste alle prove sono arrivato nella chiesa del nostro ex parroco in largo anticipo. Ho subito avuto una positiva impressione da come siamo stati accolti dai nostri fratelli separati e, per dire il vero, non sembrava proprio che fossero separati. Il coro coordinato da Francesca, della chiesa Battista di Cagliari, dopo aver studiato accuratamente il luogo dove doveva posizionarsi, ha incominciato le prove. Man mano che il tempo passava la chiesa si incominciava a riempire di fedeli che già iniziavano a seguire i canti con interesse “partecipato”, segno che già si stava entrando nel clima giusto. Giunta l’ora d’inizio della celebrazione la chiesa era gremita ed erano rimasti, per gli ultimi arrivati, solo posti in piedi. Il tema è stato l’analisi di un bellissimo brano tramandatoci dal nostro Patrono San Luca, il capitolo 24 del suo Vangelo. Dopo la bella introduzione di don Gianni si sono susseguiti i vari relatori: Cristina Arcidiacono, Battista, Mons. Mosè, il pastore luterano Kirsten Thiele e l’Avventista Michele Abiusis. Lo scopo era quello di farci riflettere sulle apparizioni di Cristo Risorto, fondamento della comune fede cristiana. Inutile dire che il brano dei discepoli di Emmaus è già di per sé stesso molto toccante, ma se accanto ci si mettono anche le coinvolgenti riflessioni dei rappresentanti delle varie confessioni ne vien fuori un “fuoco nel cuore “ in tutti gli ascoltatori attenti e con i volti protesi verso i relatori. Sarebbe veramente difficile (e ingiusto) individuare quale riflessione è stata più efficace: sono stati tutti molto bravi, non hanno parlato solo per l’assem-blea ma per tutti, compresi gli stessi relatori. Tra una riflessione e l’altra il coro ecumenico ha arricchito ulteriormente la celebrazione. Dopo la richiesta di perdono per le nostre divisioni, l’abbraccio, in segno di pace, tra tutti e l’impegno di una lettura continua della Bibbia durante l’anno. Per non farci dimenticare questo impegno ecco un calendario che ci viene donato all’uscita e che scandisce giorno per giorno i passi da dover meditare. Alla fine della celebrazione tutti contenti e soddisfatti ci siamo intrattenuti a “conoscerci” ulteriormente. Tra le celebrazioni ecumeniche cui ho partecipato in questi ultimi anni questa è stata senza dubbio la più coinvolgente e arricchente; dispiace per coloro che non hanno potuto parteciparvi.
Beppe