Carissimi parrocchiani,
A distanza di due anni dalla Missione cittadina svoltasi in Parrocchia e nelle Parrocchie di Cagliari e dell’hinterland, si è ripetuto, seppure in forma ridotta, l’evento dell’accoglienza dei missionari, che hanno condiviso con noi la comune fede in Gesù Cristo e le loro esperienze maturate in terra di missione. Grazie a Padre Kleber, a Norma Teresa e Anna, Missionari della Comunità Missionaria di Villaregia, presenti con una casa anche nel nostro territorio quartese, abbiamo vissuto dal 27 al 31 gennaio la settimana di animazione comunitaria e missionaria. E’ certamente stata un’occasione di grazia per “respirare a pieni polmoni” aria di Chiesa tutta missionaria. Non tutti sono chiamati a lasciare la loro patria per annunciare il vangelo in terre lontane, ma tutti, in quanto battezzati, siamo corresponsabili dell’annuncio di salvezza di Cristo a ogni uomo. Forte la provocazione giuntaci da P. Kleber: cosa possiamo fare, noi, così lontani dai luoghi dove lo sfruttamento, l’ingiustizia sociale sembrano avere la meglio? Bando allo spreco, sobrietà nello stile di vita, preghiera: sono solo alcune delle “attività” possibili anche stando qui, tra le nostre case, nei nostri ambienti, nel consueto lavoro quotidiano. Toccante la testimonianza di Anna, per 10 anni missionaria in Brasile, che ha raccontato di come una volta insieme ad una consorella ha temuto per l’incolumità personale: sono state “sequestrate,” insieme al loro furgoncino, e lasciate in una zona sperduta perché i “rapitori”, trafficanti di droga, erano interessati al loro mezzo di trasporto, utile per il narco-traffico. Commovente poi la testimonianza di Norma Teresa, che ricordava di un bambino Toscano di appena quattro anni, che per procurare qualche soldino per i missionari si era “inventato” disegnatore e “spillava” i soldi ai suoi parenti ai quali “regalava” i suoi disegni. Ai ragazzi delle scuole medie e di due licei nel nostro territorio parrocchiale, i missionari hanno proposto la tematica della educazione alla mondialità, che è un altro modo per invitare a coltivare la sensibilità ai problemi dell’altro, che è nostro fratello anche se non lo conosciamo, perché è anch’egli figlio dell’unico Padre celeste. Grazie P. Kleber, Norma Teresa e Anna per la vostra testimonianza fattiva di cristianesimo: cercheremo di fare tesoro di quanto avete condiviso con gioia con la nostra Comunità!
Don Paolo