Mentre scrivo queste due righe mi accingo a partire per Grosseto dove parteciperò al primo convegno di questa estate, organizzato dall’ufficio di pastorale familiare della C.E.I..Avremo modo di riflettere sul tema “Accompagnare nel cammino dell’amore”: un’occasione per rimettere al centro delle attenzioni della famiglia e delle comunità parrocchiali il primo e fondamentale impegno che ci viene riconosciuto ogni volta che con la nascita e il battesimo ci viene donato-affidato un bambino. Questo dovrebbe essere il cuore e la motivazione di tutte le varie iniziative familiari-parrocchiali, dove ognuno dà il suo apporto secondo le sue competenze, con le proprie ricchezze e le proprie povertà: non c’è esperienza umana, gioiosa o faticosa, che non abbia la possibilità di dare il suo contributo prezioso per insegnare ad amare. E’ una domanda che io prete, genitore, nonno, catechista, insegnante, amico… dovrei spesso mettermi: “queste mie parole, queste mie scelte, questo mio stile di vita…… aiutano me e chi mi sta accanto, specie i ragazzi a crescere nella capacità di amare?” Non hai nessun titolo di studio? Nessuno ti riconosce una responsabilità prestigiosa? Non ti è stata data una “sedia” al Consiglio regionale o al Parlamento Europeo? Coraggio, sei stato assunto dal Signore dei signori per dare a tempo pieno il tuo contributo come accompagnatore nel cammino dell’amore! E’ il massimo dei riconoscimenti che si possono avere, tutto l’altro o è derivato da questo o serve a costruire reti di terrorismo! Ultime due attenzioni! Questo è un impegno che non si può portare avanti da soli, abbiamo bisogno degli altri e di Dio; inoltre è un impegno che non prevede pause, neppure durante le ferie, anzi, le impreziosisce! Buone ferie “preziose”! Don Gianni
La parola del parroco
Giugno 2004