Cari amici,
l’anno nuovo è già arrivato al suo secondo mese con una velocità indescrivibile. È proprio vero che «il tempo passa e l’uom non se n’avvede»! Quanto è importante, quindi, che viviamo al massimo il tempo che abbiamo a disposizione! Ci rendiamo tutti conto della preziosità del tempo, tanto che si è soliti dire: «Il tempo è denaro». La cosa più utile sarà investire il proprio tempo in maniera più conveniente possibile. Dio ci dà il tempo per tutto: si legge nel libro del Qoélet che «c’è un tempo per vivere e un tempo per morire… un tempo per la guerra e un tempo per la pace… un tempo per costruire e un tempo per distruggere…». Saper amministrare il proprio tempo non è da tutti, solo le persone sagge ci riescono, come dice il salmista: «Insegnaci a contare i nostri giorni e giungere alla sapienza del cuore». Il rischio, infatti, è quello di non saper utilizzare il tempo innanzitutto per le cose più importanti, poi per quelle urgenti e per quelle piccole, ma di riempire il nostro tempo di tante cose di poco conto che non lasciano spazio invece a quelle necessarie. Una di queste cose necessarie è accudire alla nostra salvezza: se non troviamo il tempo da spendervi in questa vita, non potremo pretendere di trovarlo nell’altra, poiché sarà troppo tardi! Il tempo di Quaresima, che inizierà in questo mese, è il tempo propizio per tornare a Dio, per rivalutare la nostra vita e per verificare se corrisponde al progetto di amore che Dio ha preparato per noi. La Quaresima è quel corso di esercizi spirituali che ogni anno ci viene proposto dalla liturgia per ristabilire una scala di valori che metta ordine nella nostra vita, per saperci privare del superfluo in modo che emerga ciò che è importante, per dire di no a certi nostri modi di fare, di dire, di essere, che non sono secondo Dio e che quindi non edificano né la nostra persona, né la nostra comunità. La Quaresima è quel tempo favorevole per occuparci della nostra salvezza, senza perdere di vista la salvezza dei fratelli, alla quale è legata quella di ciascuno, perché da soli non ci si salva; perciò il tempo che dedicherò alla mia salvezza è anche tempo dedicato al prossimo, un tempo donato gratuitamente come gesto di grande carità disinteressata, perché nessuno mai potrà restituirmi il tempo che avrò donato, poiché ormai è passato. Cogliamo l’occasione che il Signore ci dà e saremo tutti un po’ più santi.
Dio vi benedica!
Don Albino