Una figura senz'altro evidente in questo anno di Seminario è stata quella di don Efisio Spettu, cappellano all'Ospedale Oncologico e direttore spirituale in Seminario. Don Efisio ci ha accompagnato durante l'anno, e ci ha subito mostrato di che stoffa era fatto: infatti, una delle prime volte che ci ha incontrato, ci aveva detto:"Per capirvi meglio e guidarvi meglio nello Spirito, scrivetemi su un foglio chi siete, che cosa fate, il vostro stile di vita..." Grazie a questi scritti, ci ha accompagnato con più attenzione durante l'anno, guidandoci sempre più a fondo nella scoperta della Parola di Dio. Durante i ritiri spirituali (il primo sabato di ogni mese in Seminario) ci ha accompagnato alla scoperta della fede di alcuni personaggi importanti della Bibbia: Abramo, San Giuseppe, la Vergine Maria, San Paolo...man mano che andavamo avanti nella spiegazione della grande fede di questi personaggi, ascoltando le sue parole, vedevo come anche la sua fede fosse esemplare: aveva un modo di parlare incredibile, ti lasciava il segno. Quando andavamo da lui per dritte spirituali, ci faceva sfogare su quello che ci risultava pesante, su quello che non ci calzava a pennello, sulle nostre preoccupazioni...e, in tutta risposta, lui ci faceva altre domande sull'argomento; prima di darci qualche dritta, voleva liberarci e farci dire quello che pensavamo. Mi ricordo poi il giorno dell'Immacolata, quando si presentò a mia madre e le ricordò i bei momenti trascorsi al coro dei bambini del catechismo a Quartucciu; infatti mia madre da piccola frequentava la chiesa di San Giorgio a Quartucciu e don Efisio era parroco in quella chiesa: mi chiedeva sempre di mia madre, e mi ricordava sempre di quel coro. Ha guidato i nostri ritiri spirituali, avvenuti a san Gregorio ad inizio febbraio, ed in questa occasione ha approfittato per raccontarci dell'origine della sua Vocazione, così affascinante e splendida. A partire da marzo, a causa di una tumore, non è è più venuto in Seminario a guidarci. Qualche volta siamo andati a trovarlo all'oncologico, e vedevamo che gli mancavamo, perché ci sorrideva sempre e ci faceva sentire a casa. Ad un certo punto, però, la malattia si è aggravata, perché ci venne comunicato che era in condizioni tali da non poter riuscire a fare la Messa. In Seminario pregavamo tanto per lui. Il giorno 14 luglio 2013, don Paolo ci ha comunicato che la sua anima che aveva aiutato così tante persone è andata in cielo. Don Efisio mi ha aiutato tanto, ed io lo ringrazio per tutto; di lui avrò sempre un buon ricordo e darò sempre una bella testimonianza, perché mi ha aiutato tanto ad affrontare le strade della vita, con la sua voce, con il suo insegnamento, con il suo amore.
Antonio