La parola del parroco

Settembre 2008

Carissimi Parrocchiani,

ci siamo lasciati con il numero del giornalino del mese di giugno, prima della pausa estiva. E’ stata l’occasione di riposo per tante famiglie, ma anche l’occasione per ritrovarsi e vivere insieme momenti di crescita e di aggregazione nell’ambito parrocchiale. Penso alle vacanze di Branco dei Lupetti vissute a Montevecchio, oppure al campo scuola per i cresimandi a Campuomu. Ma certamente siamo tutti ancora colmi di gioia e di emozione perché domenica 7 è stato tra noi il Vicario di Cristo, il Successore dell’Apostolo Pietro. E’ venuto a trovarci, per Cagliari e per la Sardegna intera, Papa Benedetto XVI, terzo Pontefice, dopo Paolo VI e Giovanni Paolo II, che si reca pellegrino nell’Isola. L’occasione è stata offerta dalle celebrazioni per il Centenario della proclamazione della Madonna di Bonaria Patrona Massima della Sardegna. E’ stato bello poter trascorrere con il Papa alcune ore (poco meno di 10 ore è durata la Sua permanenza a Cagliari). Lui, sempre col volto sereno, rilassato, felice, come se il peso degli anni, la giornata decisamente torrida e un programma fittissimo di appuntamenti non lo avessero minimamente affaticato. Una persona speciale, non solo per ciò che rappresenta per ogni cattolico, ma anche perché dal suo volto traspare una grande umanità e umiltà: da l’impressione che sia sempre timido e imbarazzato davanti alle folle che lo acclamano! Mai un gesto che possa sembrare di superbia, di superiorità. Non so come qualcuno continui a dire che Papa Ratzinger sia freddo, duro, distaccato… Forse c’è chi ha ancora in mente la veste che hanno voluto cucire addosso all’allora Cardinale Ratzinger, e costa molto riconoscere che forse era una veste che non gli apparteneva neppure prima! Una visita (o un “soggiorno”, per usare le Sue parole) breve, ma molto intensa: quando prende la parola si resta affascinati per la profondità delle sue espressioni… Mai parole banali, superficiali. Sembra che ogni parola sia pesata, ogni aggettivo centellinato. Penso che nell’incontro serale con i giovani al Largo Carlo Felice, Benedetto XVI abbia offerto il meglio della giornata a Cagliari. Il suo discorso prima del ritorno a Roma passerà alla memoria storica della Chiesa, e non solo di Cagliari e della Sardegna, come la catechesi delle tre “F”: famiglia, formazione (intellettuale e morale) e fede. I giovani che lo ascoltavano hanno dato più volte segni di apprezzamento per le Sue parole: chiare, affettuose, ma anche forti e impegnative. Credo che avremo di che riflettere per tanto tempo riprendendo in mano i testi di così alto magistero. Buona ripresa a tutti!

 

Don Paolo