La mensa del viandante

Febbraio 2008

Quando nel maggio del 2003 un gruppo di amici vincenziani decise di fondare anche a Quartu la Mensa del viandante eravamo veramente molto pochi, con pochissimi soldi ma animati da tanta fede e fiducia in quanti ci avrebbero consentito di andare avanti in questa avventura. La mensa è nata esclusivamente come risposta ad un bisogno primario per famiglie in difficoltà e per singoli senza casa e senza lavoro. Persone comuni, che vivono le nostre città, i nostri quartieri, che forse sono anche nostri vicini di casa. Sono persone che forse sino a non molto tempo fa stavano economicamente bene, avevano una vita lavorativa e sociale dignitosa e che poi, per uno di quei casi della vita, si sono ritrovati senza più niente. Oggi si chiamano i “nuovi poveri”…… Sono trascorsi cinque anni da allora e, malgrado le difficoltà, ogni sabato ed ogni domenica, ma anche ogni giorno di festa, riusciamo a dare un pasto caldo agli ospiti di via Dante. La nostra parrocchia è presente con un piccolo numero di volontari che costantemente prestano il loro servizio ma tanti stanno rispondendo agli inviti che don Paolo puntualmente rivolge quando è di turno S. Luca e aspettiamo con gioia quanti ancora vorranno offrire un po’ del loro tempo. Chi prova questa esperienza  torna a casa  con il cuore arricchito e si accorge che è più quello che riceve che quello che da. Accanto ai bisogni materiali ci si accorge che questi fratelli hanno un disperato bisogno del nostro affetto e della nostra considerazione, di parlarci e raccontarci le loro storie. La nostra parrocchia due anni fa ha prestato servizio proprio il giorno di Natale ed è stata una festa bellissima. Quest’anno abbiamo chiuso l’anno vecchio e abbiamo chiesto di fare il turno anche il 1 gennaio. E’ stato proprio un grande dono poter ringraziare il Signore insieme con questi fratelli per quanto ricevuto nell’anno ormai concluso e pregare insieme con loro per il nuovo anno e per le necessità di ciascuno……”Signore aiutami, perché non passi accanto a  nessuno con il volto indifferente, con il cuore chiuso, con il passo affrettato…. Amen”.   

Rachele