"Mi indicherai il sentiero della vita, la gioia piena alla Tua presenza". Questa frase, proveniente dal salmo 16/15, ha guidato il cammino del CRE di quest'anno, dal titolo "ViaVai". Per quattro settimane effettivamente la nostra parrocchia è stata effettivamente invasa da un viavai di bambini, giovani, famiglie, volontari e volontarie, tutti desiderosi di percorrere questo sentiero della vita e lasciarsi stupire dalle meraviglie che il buon Dio ci ha regalato durante queste giornate di oratorio estivo. Per camminare sicuri lungo questa strada abbiamo dovuto alzare lo sguardo al cielo e ci siamo fatti guidare dalla Luna e dalle stelle: le otto squadre di questo CRE (Tempestini, Pegasotti, Tramontosi, Galassiani, Mongolfieri-sti, Venticelli, Albeggianti e Aquiloni) hanno poi potuto scoprire e conoscere gli arcangeli Gabriele, Michele e Raffaele e l'Angelo Custode, che ogni settimana hanno lasciato un messaggio importante a tutti noi sull'importanza di guardare alle cose belle, sul saper scegliere la strada giusta, sulla meravigliosa bellezza dell'amicizia e sulla possibilità di volare alto nella vita con le ali del nostro amore per Dio e per il prossimo. Durante queste quattro settimane si sono incrociati desideri e aspettative da parte di tutti gli animatori presenti, che al termine di questa esperienza iniziano a raccogliere i frutti di questo cammino. "Quest’anno il CRE l’ho voluto totalmente dedicare ai bambini", ci racconta Elena, "ma anche e soprattutto agli animatori, per aiutarli nelle future stagioni a diventare portatori di testimoni-anza". Miriam invece commenta: "Questo CRE sicuramente sta mettendo alla prova tutti gli insegnamenti che mi hanno trasmesso Don, gli azzurri, ma anche i gialli e ora i viola. Allo stesso tempo però mi sta donando molte soddisfazioni, come il sorriso dei bambini quando raggiungono un traguardo per cui si sono messi in gioco e la determinazione, dopo una sconfitta, si fare sempre meglio”. La soddisfazione viene anche dalla capacità di lasciarsi stupire ogni giorno, come dice Matteo: "In questo CRE sto vivendo molte esperienze, sto provando a stupire i bambini, ma ancor di più sto provando a farmi stupire da tutto ciò che vivo". Per Giada invece "ViaVai" è stato un oratorio estivo particolarmente significativo: "Anche se quello di quest' anno è il mio secondo CRE ho subito notato la differenza tra i due: le responsabilità non sono solo aumentate, sono diventate una realtà concreta con cui fare i conti. Vedere i bambini sorridere, divertirsi e imparare non è solo un traguardo, è la prova del duro lavoro (ben svolto) che accomuna ognuno di noi; la consapevolezza di star facendo qualcosa di buono per loro e per noi stessi. Insomma, sarà anche più duro, è vero, ma non meno bello. La fatica e la stanchezza che provo svaniscono di fronte allo sguardo attento dei bambini, ai sorrisi che solo loro possono regalare e alle loro parole, sia quando provano a spiegare ciò che hanno capito della catechesi, sia quando li vedo coinvolti in qualsiasi attività sia proposta. Sono regali che lasciano un segno indelebile, che non hanno prezzo e spero di poter fare sempre meglio, di poter continuare ad imparare "con" loro, "da" loro e "per" loro". Un animatore che ha voluto mantenersi anonimo dice invece: "Questo CRE per quanto mi riguarda è stato molto più intenso dei precedenti: ho cercato di impegnarmi il più possibile per sorridere di più, per dirigere il mio sguardo verso l'altro e per vincere i miei muri un poco alla volta. Questa esperienza mi ha insegnato tanto su me stesso, mi ha mostrato di cosa sono capace e mi ha anche interrogato su come seguo Gesù". Quest'estate il nostro oratorio ha visto anche l'ingresso di un nuovo colore, il viola: sono i cresimati di quest'anno, che hanno scelto di continuare il loro cammino di testimonianza in oratorio. Tra di loro c'è Corrado, che commenta: "Questo CRE è bello, perché i bambini si divertono molto e sono molto felici. Io da quest'anno sono animatore nel gruppo dei Viola e mi piace poter contribuire a rendere felici i bambini". Tra i viola c'è anche Arianna, che definisce in modo netto questa esperienza: "Coraggio, risate, entusiasmo. Un'estate diversa, di gioia e impegno, all'insegna del senso di appartenenza. Mossi da una sana competizione. Vivere la comunità, al servizio degli altri cercando di migliorare sé stessi". Tra gli animatori che hanno animato il viavai di questo oratorio estivo ci sono stati anche Alberto e Tore, due dei seminaristi che hanno fatto esperienza pastorale nella nostra parrocchia quest'anno. Nessuno di loro due aveva mai fatto un'esperienza di CRE: hanno così indossato la maglia azzurra del nostro oratorio e si sono messi in gioco, al nostro fianco, trovandosi benissimo nelle squadre in cui hanno lavorato e vivendo un'esperienza che li ha davvero entusiasmati. Infine ci sono i bambini e i ragazzi, coloro a cui tutto il CRE è rivolto. Karol è uno di loro e riassume in una breve frase queste quattro settimane estive: "Questo CRE mi è piaciuto tantissimo, siamo otto squadre fantastiche. Io faccio parte dei Venticelli, ma il CRE è amicizia: siamo tutti amici, perché secondo me lo scopo è aiutarsi e volersi bene".Queste sono solo alcune delle decine di testimonianze degli animatori del nostro oratorio: tutte insieme formano una grande e meravigliosa costellazione di luci, Sentiamoci tutti pellegrini sul sentiero della vita e continuiamo a camminare lungo di esso. Per ciascuno di noi, a conclusione di questa esperienza, vale l'invito che don Bosco, santo dei giovani, rivolgeva ai suoi ragazzi: "Camminate con i piedi per terra, e con il cuore abitate in Cielo".
Antonio