Quest'anno la Settimana Santa è arrivata con largo anticipo! Domenica 24 marzo è infatti cominciata con la Domenica delle Palme, che la nostra parrocchia ha festeggiato, come ogni anno, con diverse celebrazioni. La più sentita e partecipata di tutte, però, rimane quella della domenica, alle ore 11: una grande folla con i rami di palma e ulivo si è recata presso il piazzale della parrocchia per la benedizione, alla quale è seguita la processione che ha accompagnato tutti verso il piazzale sul retro della parrocchia, dove è continuata la celebrazione eucaristica. Don Davide, durante l'omelia, ha rivolto alla comunità un messaggio importante, sul tema della sofferenza. Vediamo infatti attorno a noi tante guerre, tanti conflitti e tanta tristezza: quante volte ci è capitato di vivere questi sentimenti, in questo tempo che stiamo vivendo? Eppure c'è una speranza per tutti: la croce. Il braccio verticale della croce ci ricorda che Dio è venuto tra noi per salvarci; allo stesso modo, il braccio orizzontale ci ricorda che la nostra umanità è destinata ad incontrare Cristo per realizzare pienamente la nostra gioia. L'omelia è stata accompagnata da alcuni strumenti: due assi di legno, alcuni chiodi e un martello. Il rumore battente del martello sui chiodi, mentre don Davide ci parlava di sofferenza, ha creato un'atmosfera surreale, soprattutto se consideriamo che la Chiesa, nella Domenica delle Palme, ci invita ad ascoltare il racconto della Passione di Cristo. Anche Gesù ha sofferto, nell'orto degli ulivi, nel sinedrio, davanti a Pilato, lungo le strade di Gerusalemme, sul Golgota: chi meglio di lui può comprendere la nostra sofferenza? La croce ci ha salvato, la morte di Gesù sulla croce ci ha aperto le porte della Pasqua: non soffriremo in eterno! La celebrazione è poi proseguita con la Liturgia Eucaristica, che ci ha introdotto nel clima e nell’atmosfera della Settimana Santa. Come recita un antico inno che si recita durante l'ottava di Pasqua, in questa settimana "morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello", ma il Signore ha vinto la morte. "Il Signore della vita era morto, ora, regna vivo".
Antonio Perra