Carissimi parrocchiani,
ogni anno il mese di ottobre si apre con la festa di Santa Teresina, una carmelitana scalza che è diventata patrona delle missioni. Questa realtà produce in noi due riflessioni: la prima è che la Chiesa ci vuole proporre un modello perché impariamo cosa vuol dire essere impegnati nella missione, la seconda è che la missione è intimamente unita alla Madonna. Santa Teresa di Gesù Bambino, infatti, era una monaca che chiaramente non girava il mondo a portare il Vangelo, ma il suo cuore era ovunque con tutti i missionari del mondo, e la sua preghiera voleva sostenere l'opera missionaria di tutta la Chiesa. Inoltre, essendo carmelitana e quindi consacrata alla Madonna, viveva il suo essere missionaria come Maria, portando sempre con sé il Bambino Gesù. Da quanto detto si evince che con la preghiera alla Madonna possiamo non solo accompagnare coloro che portano l'annuncio della Salvezza alle genti, ma anche diventare sempre più simili a Maria, e quindi portatori noi stessi del Cristo, cioè missionari! La nostra parrocchia, per di più, avendo come patrono un missionario, è particolarmente invitata ad imitare e invocare colui alle cui cure Dio stesso ci ha affidato. L'azione catechetica che si svolge in parrocchia esprime l'impegno missionario che la comunità cristiana già vive in se stessa e per se stessa: è una cosa da ritenersi fondamentale, necessaria alla vita della Chiesa. Dedicarsi alla formazione propria e degli altri dice il nostro essere missionari! Alla Vergine Maria pertanto affidiamo l'anno catechistico che si apre, la festa patronale e le preghiere e le azioni che innalzeremo al Signore in questo mese per tutta la Chiesa di Dio.
Dio vi benedica.
D. Albino