Per vivere la Novena all'insegna della condivisione e della partecipazione, si è proposto ai bambini un itinerario di cinque incontri, alla scoperta dei protagonisti della Buona Novella, cioè della venuta di Gesù Bambino in mezzo a noi. Dal 16 al 20 dicembre alle ore 17:00 i bimbi e i ragazzi della parrocchia, accompagnati da genitori e catechisti, iniziavano il percorso intonando con gioia i bellissimi canti della tradizione. Successivamente tutti ascoltavano con attenzione le parole del Vangelo, spiegate poi da don Davide che coinvolgeva i bimbi ponendo loro numerose domande alle quali un po' tutti con entusiasmo volevano rispondere. Ogni giorno si conoscevano i protagonisti della Natività e si tornava a casa non solo con una parola chiave sulla quale meditare, ma anche con uno o più personaggi di cartoncino, da colorare e personalizzare per realizzare il proprio presepe. Il primo giorno il protagonista è stato l'angelo dell'Annunciazione, cioè il “suggeritore”, colui che come noi deve annunciare a chi ama la lieta notizia. Il secondo giorno abbiamo parlato di Maria e il Bue che si preoccupavano di “riscaldare”, di dare calore al piccolo Gesù, come dobbiamo fare noi con i nostri cari. Il terzo giorno i protagonisti sono stati Giuseppe e l'asinello che entrambi, sebbene in modi diversi, hanno protetto il Signore in fasce: così come loro, anche noi dobbiamo avere questo senso di “protezione” nei confronti di chi è in difficoltà. Il quarto giorno don Davide ci ha parlato dei pastori del presepe che rappresentano la “felicità” di chi vede realizzato un desiderio, quello di conoscere il Messia dell'Antico Testamento, annunciato loro dagli angeli: la stessa felicità deve risiedere nei nostri cuori ogni volta che ammiriamo Gesù Bambino. L'ultimo giorno della Novena è stata presentata la Stella Cometa, la “guida” che conduce i Re Magi alla meta che anche per noi dev'essere quella di conoscere sempre di più Gesù; per fare questo don Davide ci ha ricordato che ci dobbiamo far aiutare dalle guide che ci sono accanto quotidianamente, ad esempio i nostri genitori, gli insegnanti, i catechisti e i sacerdoti. Al termine di ogni incontro sono sicura che ognuno di noi, adulto o bambino, ha portato con sé il ricordo di una bella esperienza di Comunità vissuta nella semplicità: l'amore di una famiglia, che ritroviamo nell'immagine del presepe.
Stefania Bonì