Carissima comunità,
si conclude un mese, anzi un tempo, che posso davvero descrivere come pieno di grazia. Tutta la preparazione del Natale con l’avvento: tutto molto semplice, ma sempre partecipato e particolarmente sentito. Ripenso a tutte le iniziative di carità che ci hanno visto coinvolti e a cui avete risposto con grandissima generosità. In modo particolare ripenso all’iniziativa “una busta di carità” andata benissimo e in cui avete dimostrato di essere una comunità capace di fare un piccolo grande dono a chi ne ha più bisogno. Sappiate che ripeteremo nei prossimi anni questa iniziativa e non solo sotto Natale dove si sa, siamo tutti più buoni. Celebrando l’Immacolata Concezione, abbiamo ricordato anche i 33 anni di storia di questa comunità. Un percorso che ci vede proiettati sempre di più al domani facendo tesoro di tutta la ricchezza che ci ha contraddistinto nel passato. È stato un tempo di grazia effusa nel sacramento della Riconciliazione a cui in tanti si sono accostati. Questo lo abbiamo potuto constatare soprattutto nella liturgia penitenziale che ha preceduto il Natale: una serata piena di misericordia per tutti. E poi il Natale…una partecipazione bellissima e attenta a tutte le celebrazioni. Ma, permettetemi di ripensare in modo particolare alla messa delle famiglie e dei bambini: che gioia!!! Grande emozione perché il Signore ci ha invitati così in tanti a vivere quel momento…e ricordiamoci sempre che in una comunità dove una delle maggiori attenzioni non è rivolta alle famiglie e ai bambini, è una comunità che non trae nuova linfa vitale nel dono stesso della vita. Il rischio sarebbe quello di fossilizzarsi nei soliti volti, nelle solite abitudini…ma la presenza gioiosa delle famiglie giovani serve a tutti noi per sentirci sempre chiamati a sperimentarci in nuove forme di annuncio…l’amore per le famiglie fa aumentare l’amore per la Famiglia cristiana che è la Chiesa, che è la nostra comunità. NOI SIAMO FAMIGLIA. Quel Gesù bambino non è solo, ma ha scelto noi per essere sua famiglia, per essere sua sposa. Pensate alla bellezza di questa vocazione e di questa chiamata. E tutti siamo chiamati ad essere costruttori di questa famiglia. Ed ecco perché vi ripeto ancora una volta che ABBIAMO BISOGNO DEL NATALE. Abbiamo bisogno di accogliere Gesù bambino nella mangiatoia del nostro cuore.
Mangiatoie povere che vanno arricchite da Lui.
Mangiatoie che non vedono la luce che solo lui può dare.
Mangiatoie che soffrono e che hanno bisogno della sua tenerezza.
Mangiatoie sole in attesa di incontrarlo.
Mangiatoie incomprese dagli uomini, ma non da Dio.
Mangiatoie che non sanno più amare e che non chiudono la speranza a lasciarsi invadere dall’Amore.
Ma, proprio perché tali, il Signore le sceglie per nascervi, per esserci. Basta semplicemente fare spazio tra gli steli di quella paglia che di sicuro non profuma di quelle belle fragranze tipiche dei regali di natale. Lui ha bisogno di nascere in noi e noi abbiamo bisogno che Lui nasca! E se questo vale per ciascuno di noi, molto di più deve valere per tutta la nostra comunità che diventa mangiatoia e sposa allo stesso tempo. Tutto il resto…è cianfrusaglia. Con questo spirito abbiamo accolto le coppie che hanno festeggiato nel giorno della Sacra Famiglia insieme anche alle religiose dello stesso ordine. Infine abbiamo reso grazie a Dio nell’ultimo dell’anno: ringraziamento e affidamento! Progetti e speranze per il nuovo anno che partono da Lui e a Lui ritorneranno. Tutto il resto…è cianfrusaglia. Io mi fido e voi? Buon anno nuovo.
Donda