Sabato 10 giugno, in occasione del XVI anniversario della Dedicazione della nostra chiesa, chi ha partecipato alla celebrazione della messa, ha potuto godere di una nuova felice iniziativa. Il “Chorus Opera” diretto da Laura Porceddu, coadiuvato dal coro parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, hanno animato la funzione. Fin qui niente di strano, ma, sorpresa, tutti i canti sono stati eseguiti in lingua sarda. Questa iniziativa era stata già sperimentata con successo in Cattedrale per i festeggiamenti in onore di Sa die da sa Sardigna dove, forse per la prima volta, tutta la messa, canti compresi, veniva celebrata completamente in lingua sarda. Il Chorus Opera accompagna l’ingresso dei sacerdoti e dei ministranti con Is fueddus de sa segunda parti de su Miserere. Di seguito, per l’offertorio, il salmo 72: A tui anta adorai o Segnori gentis de totu sa terra. Veramente ammirabile l’impegno e la bravura di questi bimbi che riescono sempre ad appassionarci ed emozionarci. Altra gradita sorpresa per il canto di comunione...la nostra maestra del coro parrocchiale, Massimiliana Tocco, ha cantato il Magnificat sardo: Is fueddas in buca a Maria con la collaborazione del coro di Santa Maria degli Angeli in: sa parti de su populu chi s’aunit a su cantidu de issa e del tenore Giampaolo Atzeni in sa parti de “A Israeli”. Accompagnamento all’organo e traduzione ad opera del maestro Vincenzo Montis. La voce limpida e squillante invade la chiesa. Ci siamo lasciati rapire ed emozionare, grazie all’indiscussa bravura dei solisti e per finire, ciliegina sulla torta il Chorus Opera, con il nostro parroco come solista, hanno eseguito il Deus ti salvet Maria ascoltato in religioso silenzio, con il fiato sospeso, ma alla fine l’entu-siasmo ha preso il sopravvento e gli applausi hanno coronato e premiato l’impegno e la bravura di ogni singolo elemento. Non so se sia stato un esperimento isolato o se ci saranno altre iniziative del genere, ma l’impatto è stato senza ombra di dubbio positivo, bello e molto sentito. Un enorme grazie a chi ha pensato, organizzato e realizzato questa iniziativa. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato con amore e passione affinché potesse andare felicemente in porto. Speriamo che non rimanga “Figlia unica”, ma di ritrovarci ancora per condividere altre esperienze. A presto.
Rita Revello