Lo vediamo ogni volta che entriamo nella nostra chiesa: è il simulacro di San Luca. Sul piedistallo protegge la cappella del Santissimo Sacramento e tutti noi che lo amiamo e lo veneriamo. Forse a nessuno è però venuto in mente di domandarsi il come e il perché di questa confortante presenza. La statua ha una sua storia, piccola ma significativa e ricca di fede; pur turbata dal personale coinvolgimento emotivo, proverò a raccontarla. I ricordi risalgono al lontano 1994 e ho temuto che si fossero un po’ sbiaditi, così ho pensato di ricorrere alla memoria e alla cortesia del parroco di allora, don Gianni Sanna, sacerdote molto amato e stimato per la sua esemplare azione pastorale, arrivato alla vecchia chiesa del Fortino nel 1985, nonché fondatore della parrocchia. Affettuoso e disponibile, mi ha dato una mano preziosa e abbiamo così ricostruito la storia della statua. In occasione del battesimo del mio primo nipote, Davide, io e mio marito Romano abbiamo avuto l’idea di fare alla chiesa un dono che ricordasse nel tempo quel giorno speciale. Fu così che, d’intesa con don Gianni, decidemmo di realizzare una statua del Santo a cui era dedicata la parrocchia: vennero incaricati artigiani specializzati di Ortisei, in Val Pusteria, patria rinomata di esperti ebanisti. Un’annotazione può aiutare a cogliere tutto il particolare significato che la storia assume a questo punto: San Luca collaborava con San Paolo nell’impegno di predicare il Vangelo. Per raggiungere via mare le varie località in cui intendevano annunciare la buona novella si servivano di una barca, e di questo tenemmo conto nel momento di far arrivare la statua in chiesa. A fine novembre la statua giunse a Cagliari e il 4 dicembre del 1994 fu caricata sulla nostra imbarcazione e trasportata da Marina Piccola sino alla spiaggia del Margine Rosso: fu accolta da una folla festante di parrocchiani, e venne poi sistemata su un altare predisposto in una piccola oasi di pini. Don Gianni celebrò la Santa Messa in suo onore, al termine della quale, sempre in processione, fu portata all’interno della nostra parrocchia, dove tutt’ora accoglie silenziosa le preghiere dei fedeli. È nata così una sentita tradizione. Da allora, infatti, il 18 di ottobre di ogni anno, per la festa di San Luca, quello sbarco si ripete; fa da colorita cornice un numero crescente di fedeli sulla spiaggia e sulle barche, in un clima commovente di profonda devozione. Sono trascorsi tanti anni, eppure la statua, richiamando alla mente e al cuore tutti i ricordi del passato, ha la forza di emozionarmi e mi riporta a quando la nostra parrocchia ha iniziato il suo cammino.
Marilena Fanti