Vita di scout

Febbraio 2010
 

È con un sospiro di nostalgia che ricordiamo la radura di Bau Arrexini, forse in questo momento spruzzata di bianco….  Infatti è proprio in questa località che abbiamo trascorso il campo invernale, un divertentissimo campo invernale. Il 2 gennaio è stato il giorno prescelto per la partenza e si è dimostrato assai faticoso: montare le tende, costruire  i tavoli e accendere il fuoco per la cena. Per molti di noi era la prima volta che abbandonavamo i fornelli di casa e, a dire la verità, che cucinavamo con il fuoco! La briosa giornata si è conclusa con un gioco notturno il cui scopo era quello di trovare l’Amicizia sconfiggendo due temibili avversari: l’Egoismo e l’Invidia, che, spietati, ci impedivano di prendere la lealtà, l’amore e l’aiuto reciproco. Dopo aver conseguito la vittoria, abbiamo trascorso una notte stretti dentro i sacchi a pelo (fuori c’erano pochissimi gradi), pronti dopo il meritato riposo ad una giornata degna di uno scout. La mattina siamo stati minacciati da un pericolo imminente:  infatti, durante le ore buie, alcuni sabotatori avevano nascosto nel campo una bomba. È stato nostro compito cercare di estorcere loro il maggior numero di informazioni; purtroppo però anch’essi si potevano difendere dai nostri attacchi, tirandoci delle potenti granate. Per fortuna con grande impegno siamo riusciti ad ottenere il codice che ci ha portato dritti alla bomba: i sabotatori si sono arresi, sconfitti. Domenica abbiamo celebrato la Messa con don Paolo, che è stata resa più  bella dall’altare e dalla croce che alcuni  di  noi hanno abilmente costruito. Le ore sono così passate, ricche di divertimenti, risate, e momenti invece più seri e composti. Anche il momento del mitico Fuoco di Bivacco è volato via, dopo che i Capi hanno proposto il rigore di Grosso ai mondiali … ma al rallentatore … La veglia della promessa, momento di riflessione anch’essa al chiarore del fuoco, è giunta, e il 4 gennaio i piedi teneri del reparto erano pronti per diventare esploratori o guide.  Dopo questa cerimonia,  tutti sono tornati a casa ricchi di nuove esperienze che,sono certa, non dimenticheranno mai.

 

Chiara