Lunedì 18 ottobre, giorno della festa liturgica di San Luca, la nostra comunità parrocchiale ha accolto il nostro arcivescovo, mons. Giuseppe Baturi, in occasione della celebrazione del mandato agli operatori pastorali della nostra parrocchia. Il tutto si è svolto nel clima semplice ma profondo di una veglia di preghiera, nella quale il tema scelto per l’approfondimento è stato proprio quello della comunità. La veglia si è aperta con un breve invito alla preghiera del vescovo, al quale è poi seguita la liturgia della Parola. Con l’alternanza tra solista e assemblea, abbiamo tutti pregato il salmo 148, un salmo di lode e di giubilo, nel quale la comunità eleva al Signore la sua gratitudine per ciò che Dio ha creato per lei e invita se stessa a non interrompere mai la lode del Signore: "i giovani e le fanciulle, i vecchi insieme ai bambini lodino il nome del Signore” (versetti 12-13). Al salmo è seguita una lunga lettura dalla lettera di San Paolo ai Corinzi, nella quale si riflette sull’importanza della comunità e del ruolo che ciascuno ha in essa attraverso l’esempio del corpo, che ha molte membra che partecipano tutte dell’unico fine: la vita del corpo intero. Se una di esse ha un problema, tutto il corpo ha un problema, ed è compito delle membra assicurarsi che ognuno sia saldo e al sicuro, nella crescita e nella scoperta dei carismi personali di ognuno. Il Vangelo, letto da don Davide, ci ha poi offerto l'episodio dell’invio in missione dei settantadue discepoli. Brano che si richiama certamente all’invio della comunità in missione (chiaro riferimento al mandato degli operatori pastorali!), ma anche in modo stretto alla nostra festa patronale. Secondo un’antica tradizione, infatti, tra quei settantadue inviati a proclamare il Vangelo si nascondeva pure il nostro San Luca! Al Vangelo è seguita poi l’omelia di mons. Baturi, che ha sottolineato in modo importante il brano di San Paolo ai Corinzi come leitmotiv della vita della comunità, ricordando in particolare come Dio abbia voluto dare importanza ai membri del corpo che si ritiene ne abbiano di meno. Tutte le membra sono necessarie nel corpo della Chiesa, la mancanza di una di esse farebbe male a tutto il corpo! A questo commento dell’arcivescovo sono seguiti alcuni momenti di preghiera comunitaria: la preghiera responsoriale e il rinnovo delle promesse battesimali. In seguito, è arrivato il momento del mandato: esso si è aperto con la chiamata dei vari gruppi parrocchiali ad alzarsi in piedi una volta nominati, finché tutta l’assemblea si è trovata in piedi, pronta a ricevere la benedizione dell’Arcivescovo sul proprio lavoro in quest’anno pastorale. Alla benedizione è seguita poi l’aspersione con l’acqua benedetta, richiamo del battesimo e segno dello Spirito che scende sulla comunità per rinnovarla con la sua potenza. Come conclusione del mandato, l’arcivescovo si è recato all’uscita della parrocchia per salutare personalmente ciascuno dei parrocchiani presenti alla veglia. Nel solco dell’annuncio evangelico di San Luca, anche la nostra comunità, fortificata dalle parole di mons. Baturi, ha voluto ripartire dall’ascolto della Parola per ricevere da essa la forza necessaria in vista della ripresa delle attività pastorali.
Antonio