Giovedì 24 gennaio si è svolta la prima assemblea comunitaria presieduta da don Davide. Ma dove ha origine l’idea di convocare un’assemblea? Nasce dal desiderio o dall’esigenza di incontrarci e di raccontare la nostra comunità, partendo da ciò che abbiamo vissuto, viviamo e vivremo. Don Davide ha presentato il bilancio economico in modo dettagliato ed esaustivo, e da buon capo famiglia ci ha resi partecipi di aver potuto, grazie alla generosità dei parrocchiani, fare delle migliorie su alcuni aspetti strutturali. Per esempio, iniziato i lavori per la sistemazione del tetto per evitare le, ormai continue, infiltrazioni d’acqua, rendere più illuminato il piazzale e l’interno della chiesa, più pulito e accogliente il giardino e effettuato la manutenzione di altri spazi della parrocchia… I miglioramenti però hanno un costo e non ha potuto mettere mano a tutto ma, con l’aiuto della provvidenza, nei prossimi mesi, si potranno fare altri lavori. Terminata la parte dei “conti” si è dedicato alla parte più importante: “le anime”, e ha raccontato le sue impressioni di questi primi mesi alla guida della parrocchia. Non ha negato di aver notato una certa divisione, ma ci ha descritto come una comunità collaborativa, attenta all’accoglienza e con tanta voglia di migliorarsi. Ha annunciato di avere in cantiere diversi progetti, come valorizzare le realtà giovanili integrandole fra loro e mettendole in sinergia con le famiglie così numerose e partecipi in particolare alla Messa del sabato sera. Ha inoltre elencato quelli che saranno i prossimi appuntamenti che ci vedranno all’opera: la fiera del dolce di sabato 16 e domenica 17 febbraio e la cena di autofinanziamento della Conferenza Vincenziana del 16 marzo. Non mancano gli appuntamenti foraniali in vista della quaresima e l’11 febbraio (festa della Madonna di Lourdes) inizierà la visita del territorio parrocchiale con la benedizione delle famiglie. Per concludere, ci ha lasciati con una parola: “collabo-razione”, partendo dal brano della prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi. L’esperienza del corpo è l’esperienza della comunità dove ognuno offre ciò che può nella gratuità e nell’umiltà e dove non c’è una parte più importante dell’altra, ma tutti siamo preziosi e tutti siamo invitati a lavorarci.
Valeria Castello