La Veglia

Aprile 2024

Eccoci qua, è quasi l’alba del giorno più importante dell’anno liturgico: la Santa Pasqua. Sono le sei del mattino, è appena entrata in vigore l’ora legale, siamo tutti un pochino assonnati ma anche desiderosi di vivere la celebrazione solenne della Veglia. La chiesa è al buio, ma si intravvedono ugualmente gli splendidi addobbi floreali che sottolineano l’importanza del momento. Attendiamo che don Davide dia il via alla liturgia con la benedizione del Fuoco con il quale accenderà il Cero Pasquale, che rappresenta la Luce di Cristo per questo nuovo anno. Fatto questo, con la fiamma del cero possiamo accendere le nostre candele e incominciare ad illuminare la chiesa, ma ancora non è luce piena, non abbiamo ancora proclamato che il Signore è Risorto. Don Davide sale sull’ambone e inizia ad intonare il canto del Preconio Pasquale, la sua voce chiara, alta e decisa proclama una preghiera solenne, che introduce i contenuti che ci apprestiamo a condividere nella liturgia della Parola: ”lo splendore del Re ha vinto le tenebre del mondo…questa è la notte in cui Cristo ha distrutto la morte e dagli inferi risorge vittorioso…, felice colpa che meritò un così grande Salvatore… Le parole di questo canto hanno invaso i nostri cuori, facendoci vivere un momento davvero emozionante. Ora è il momento delle sette letture profetiche dell’antico testamento, accompagnate ciascuna da un bellissimo salmo. In poco tempo si ripercorre l’annuncio della Salvezza dalla Genesi, passando per le vicende di Israele fino all’annuncio della venuta del Figlio dell’Uomo che porterà la vita eterna a tutti gli uomini che lo riconosceranno. Anche questo è stato un momento denso di significato, vissuto in un silenzio di vero ascolto e preghiera. Finalmente la chiesa si illumina di luce naturale e artificiale, perché le tenebre sono sconfitte, perché nel Gloria e nell’Alleluia, che da oggi torna ad annunciare la proclamazione del Vangelo, c’è già la luce della Parola che proclama la Resurrezione del Cristo. Dopo la lettura del Vangelo di Marco, don Davide, con la sua bellissima omelia, mette in luce con parole toccanti e tanto amore, l’importanza della resurrezione del Signore. Non c’è più spazio per la paura e per l’angoscia: Non abbiate paura! Cristo è risorto e la vita vera ha vinto! Il rito è continuato con la benedizione dell’acqua e del Fonte Battesimale, acqua che servirà per i futuri Battesimi e che ha permesso a tutti noi di rinnovare gli impegni del nostro Battesimo e del nostro essere cristiani. Arrivano i momenti di Offertorio, della Consacrazione e infine viviamo il dono dell’Eucarestia accompagnati dai canti del nostro preziosissimo Coro degli adulti, sempre presente nelle celebrazioni più importanti. Finita la Messa, prima della Benedizione, il parroco ringrazia tutte le realtà presenti nella comunità parrocchiale, da chi si occupa di carità e della catechesi fino a quelli che danno una mano a tenere in ordine e pulita la chiesa: parole di ringraziamento per tutti. Dopo la benedizione, in pieno stile San Luca, dei volontari ci fanno trovare fuori dalla chiesa una buonissima colazione: caffè o tè caldo e cornetti in tre gusti. La Pasqua fatta di solennità liturgica, ma anche di convivialità e amicizia è servita. Grazie don Davide, grazie ai parrocchiani e grazie Gesù per tutti questi doni.

Stefania Bonì.