La liturgia più ricca di tutto l’anno liturgico è quella della “settimana santa”. Anche noi abbiamo iniziato con la bella celebrazione della Domenica delle Palme. Come tradizione ci siamo ritrovati al “Fortino” per partecipare alla benedizione e rivivere l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, acclamato come Messia. Dopo l’esultanza e la processione verso la chiesa, abbiamo ascoltato, nella liturgia della Parola, l’annuncio della passione del Signore e abbiamo iniziato così a vivere il Mistero Pasquale che è Gloria e Sofferenza insieme. È arrivato poi il “Triduo”, dal giovedì alla veglia pasquale, celebrato con grande cura e vissuto con fede da tanti parrocchiani “fedeli”. Partecipare a questi momenti celebrativi, non è solo una preparazione alla Pasqua, ma la Pasqua celebrata in tre giorni. È un’occasione unica per poter vivere nella totalità, così come si sono realmente susseguiti, gli avvenimenti della passione, morte e risurrezione di Gesù. Il Venerdì santo, in particolare, è il giorno della passione e la Croce è l’elemento che domina la celebrazione. Tutto si svolge in tre momenti distinti, la liturgia della parola, dove ascoltiamo per la seconda volta il racconto della passione, l’adorazione della Croce e la comunione eucaristica, oltre alla tradizionale Via Crucis per le strade intorno alla parrocchia. La celebrazione è stata seguita con devozione, la chiesa era piena ed erano presenti anche tanti bambini. Il momento dell’adorazione ci ha regalato un’emozione forte, con un silenzio raro; solo il canto scandiva i tempi d’attesa nella lunga fila verso la Croce. Ognuno portava la propria croce ma non c’era disperazione in chi sostava al Crocifisso; solo contemplazione davanti allo strumento della nostra salvezza. La compostezza delle persone faceva trasparire una partecipazione sentita nel profondo. I volti erano spesso solcati da lacrime, a volte mascherate per un senso di pudore ma sempre percepibili nella commozione. È stato bello, si percepiva una comunità viva dove ciascuno pregava per sé ma anche unito agli altri. Dopo aver partecipato alla comunione eucaristica è iniziata la Via Crucis che si è svolta intorno alla chiesa. Tutti i partecipanti hanno seguito la Croce attraverso le diverse “Stazioni”, l’alternarsi dei lettori ha messo ancora in evidenza la diversità di ognuno. Nella lettura alcuni sono più decisi, altri, incapaci di trattenere l’emozione, risultano un po’ tentennanti ma ha poca importanza perché ciò che conta di più è l’intensa religiosità che ognuno esprime al meglio.
Paola