La parola del parroco

Marzo 2020

Carissima comunità,

abbiamo iniziato insieme il ‘bel cammino’ della Quaresima! Il tempo favorevole per riscoprire il nostro rapporto con Cristo, anzi, per riscoprire Cristo! Il tempo favorevole per comprendere davvero su cosa dobbiamo lavorare nel nostro cammino di fede! Mi viene in mente l’immagine di una casa: ogni tanto è necessario qualche lavoro di manutenzione, aggiustare, smontare e ricostruire. Anche la nostra fede è simile a quella casa che ogni tanto necessita di qualche modifica! Altrimenti umidità, muffa, noia, polvere, deturpamento rischiano di renderla invivibile! Allora il tempo della Quaresima ci è utile per comprendere quali ‘lavori in casa’ vanno affrontati nella fede! E proprio come nelle nostre abitazioni, anche con Cristo c’è sempre da lavorare! Gli strumenti: preghiera, digiuno, carità. Si tratta di quelle tre vie che dobbiamo percorrere per riscoprire Dio e l’altro e così iniziare i lavori. Quanti muri da abbattere tra di noi, quanta muffa da scrostare sulle nostre presunzioni, quanta polvere nella conoscenza della Parola di Dio, quanti rinnovamenti necessari per vivere l’evangelizza-zione, quanta noia nel vivere la vera carità fatta di parole e gesti...un bel piano di lavoro che dobbiamo intraprendere tutti e tutti guidati dallo Spirito Santo che ci parla in modo sublime nella Scrittura di queste settimane. Se tutti davvero ci mettiamo a lavoro partendo da ciò che ci costa un po’ di più, alla fine vivremo una vera Pasqua! Sentiremo il nuovo profumo, la nuova luce, il nuovo entusiasmo che ha caratterizzato i discepoli stanchi e annoiati e che si sono lasciati stupire dal Risorto! Tutti abbiamo da lavorare: anche la confessione può diventare occasione di cambiamento; il digiuno per riempire il nostro tempo di Dio; la preghiera fatta con il cuore e nel silenzio; la carità rivolta a chi ci costa di più. Convertiamoci e crediamo al Vangelo per essere sale e luce del e nel mondo. Scrivo queste righe nei giorni in cui abbiamo dato il saluto ad un grande sacerdote che ha operato per tanto tempo nella nostra città. Don Porcu era l’uomo dell’evangelizzazione, era il parroco che stava, conosceva e amava il suo gregge! Spesso passava a salutarmi qui a San Luca e da quando sono sacerdote non ha smesso di incoraggiarmi nei progetti e nelle iniziative rivolte sopratutto ai giovani e famiglie! Ho voluto ricordarlo in queste poche parole con voi perché è bello condividere come i pastori che ci hanno preceduto siano stati segno di Dio in mezzo a noi e, per i preti un po’ più giovani, rimangono dei grandi modelli di vita sacerdotale! Ricolmi di grazia che il Signore ci offre anche in chi ci pone accanto nel cammino, continuiamo il nostro itinerario quaresimale, desiderosi di lasciarci rinnovare dalla sua presenza! Ricordo solo alcune delle “pratiche spirituali” più comuni che possiamo vivere per dar valore a questa Quaresima: la confessione, l’adorazione eucaristica e la preghiera personale, la lettura della Scrittura, l’esercizio della carità fruttuosa in comunità, la Via Crucis, qualche forma di digiuno per santificare il tempo, l’aiuto verso chi ha più bisogno, il dialogo e il rispetto verso chi non sopportiamo della comunità.

Mettiamoci a lavoro!

Donda