Cari parrocchiani,
da quando Dio si è fatto carne, ogni cosa siamo chiamati a vederla con questo ‘filtro’, il filtro dell’Incarna-zione: il creato, il tempo, la vita… Anche gli anni che nascono possono e devono essere letti nell’ottica del Verbo fatto carne: ad esempio, è interessante che l’anno nuovo nasca nel tempo di Natale, da una parte perché dice che il tempo si conta da che è nato Gesù (da qui infatti l’avanti Cristo e il dopo Cristo), dall’altra dice come il principio dell’Incarnazione dia il ‘la’ a tutto l’anno che incomincia, cioè che Dio fatto uomo dà tono alla vita e al tempo degli uomini. È per questo motivo che la Chiesa conta e vive il tempo attraverso l’Anno liturgico, celebrando in ogni momento il mistero di Cristo, che facendosi uomo è venuto ad abitare il tempo e nel tempo. Ogni cristiano, quindi, vive la propria quotidianità tenendo conto di questa presenza, quella del Signore Dio-con-noi. La Chiesa usa un modo affinché in ogni momento della giornata si possa elevare a Dio la lode e l’offerta della sua Sposa: si chiama Liturgia delle Ore. Essa scandisce l'orario di ogni giorno sottolineando gli eventi salienti della salvezza e facilitando la riflessione e la preghiera dei fedeli. È un impegno affidato innanzitutto ai consacrati, perché assicurino la costanza della preghiera della Chiesa, ma anche i laici possono pregare con la Liturgia delle Ore. È strutturata in questo modo: l’Ufficio delle Letture, per predisporre nel silenzio all’ascolto della Parola di Dio. le Lodi mattutine, che ricordano la mattina di Pasqua quando il Signore risorge, l’Ora terza (le 9.00), quando a Pentecoste scende lo Spirito, l’Ora sesta (le 12.00), quando Gesù viene crocifisso nel buio di tutta la terra, l’Ora nona (le 15.00), quando Gesù muore in croce, i Vespri, quando il Risorto sta coi discepoli di Emmaus, la Compieta, che a fine giornata porta a compimento ogni cosa e prepara al riposo. L’Ufficio divino è uno strumento che propongo a tutti: mette in comunione di preghiera con tutti i fedeli sparsi nel mondo in ogni ora del giorno, oltre che instaurare quella comunione con Dio che produce grazia in abbondanza per la vita e le scelte di tutti i giorni. Sia così l’Anno Nuovo 2016, ricco di quella preghiera che costruisce comunione tra gli uomini e con Di, per una pace necessaria alla vita stessa dell’umanità.
Buon Anno!
Don Albino