La parola del parroco

Settembre 2009

Carissimi parrocchiani,

la notizia degna di essere ricordata, anche se considerati i tempi di uscita di questo numero post-estivo del nostro giornalino può sembrare datata, è che il 19 giugno, Solennità del S. Cuore di Gesù e Giornata tradizionalmente dedicata alla preghiera per la santificazione dei sacerdoti, Papa Benedetto ha inaugurato l’Anno Sacerdotale, indetto in occasione del 150° anniversario della morte del Curato d’Ars, S. Giovanni Maria Vianney, del quale la Basilica Vaticana custodisce una preziosa e significativa reliquia: il suo cuore. Perché un Anno Sacerdotale? Indicendo un Anno Sacerdotale, Benedetto XVI ha detto a chiare lettere che «Dio è la sola ricchezza che, in definitiva, gli uomini desiderano trovare in un sacerdote». Cosa ha da dire a noi, cittadini dell’era di internet, un povero contadino diventato umile parroco, che ha consumato il suo servizio pastorale in un piccolo villaggio della Francia? Sinteticamente si potrebbe dire che è stato un uomo “fedele” alla sua missione! E’ un tempo, il nostro, in cui a livello culturale il tema della fedeltà viene spesso messo in discussione da una prassi che porta sempre più a vivere le scelte di vita in chiave di part-time e di non definitività... Questo è anche uno degli aspetti problematici della pastorale vocazionale e delle scelte per la vita di coppia: quel “per sempre” fa paura ai giovani, ma forse anche di più agli adulti, che dovrebbero esserne i testimoni e i maestri. L’iniziativa del Papa è senz’altro dettata anche dalla difficile situazione che il prete vive oggi sulla sua pelle, nella Chiesa e nella società: preti pedofili o omosessuali, il parroco che scappa con l’amante, il vescovo che ruba dalla cassa della Chiesa. I mass media mondiali sono assetati di notizie negative sul mondo dei sacerdoti. Perché? Forse perché, anche solo inconsciamente, si è sedimentata nella nostra cultura l’idea del sacerdote come “uomo perfetto”. Motivato, certamente, anche dall’esempio costante nei secoli di uomini di Dio esemplari per condotta e virtù. Il sacerdote nell’immaginario collettivo resta colui che più si dovrebbe avvicinare ad essere l’imitazione reale di Cristo. Per questo stridono ancor di più e fanno notizia quei relativamente pochi sacerdoti che sono coinvolti in gravi situazioni immorali o delittuose. Semplicemente, non ce lo aspetteremmo. Nella stragrande maggioranza, tuttavia, siamo testimoni, nella quotidianità della nostra vita, che i sacerdoti sono persone impegnate con grandi sacrifici personali e grande generosità verso tutti gli uomini e le donne. Ma, ricorda un proverbio africano: «Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce». Perciò deve essere, in modo molto speciale, un anno di preghiera dei sacerdoti, con i sacerdoti e per i sacerdoti, un anno di rinnovamento della loro spiritualità. In questo contesto, l’Eucaristia  si  presenta  come  il  centro della spiritualità sacerdotale. L’adorazione eucaristica per la santificazione dei sacerdoti (il primo giovedì del mese) e la “maternità spirituale” di monache, donne consacrate e laiche verso i singoli presbiteri, suggerita da Organismi Vaticani, potrebbero essere sviluppate con sicuri frutti di santificazione. L’adozione spirituale è possibile anche da parte di laici di sesso maschile… Adotta spiritualmente anche tu un sacerdote! Se poi fosse il parroco, ancora meglio! Buona ripresa a tutti!

 

Don Paolo