La parola del parroco

Dicembre 2011

 Carissimi Parrocchiani,Domenica 27 novembre abbiamo iniziato un nuovo Anno liturgico, che ci condurrà, attraverso lo scorrere del tempo, che è dono di Dio, a celebrare solennemente gli eventi centrali della nostra fede. Il primo di questi eventi di salvezza che la liturgia ci propone sarà il Natale di Gesù Cristo, preparato a partire dal IV secolo dal tempo liturgico dell’Avvento, quattro settimane scandite dalla preghiera che sale a Dio da tutta la Chiesa sua Sposa: “Vieni, Signore Gesù!” Una tappa di preparazione al Natale sarà come ogni anno, la celebrazione dell’anniversario (siamo a quota 26) della fondazione della Parrocchia, avvenuta il 7 dicembre 1985, quando l’allora Arcivescovo di Cagliari Mons. Giovanni Canestri presiedeva la   celebrazione   eucaristica  per l’inaugurazione della nuova Parrocchia di San Luca a “Su Forti”.Dicembre, per i cristiani, è il mese della tenerezza di Dio: “Mentre alto era il corso della notte, la tua parola si è rivelata”, afferma il libro della Sapienza. Assumendo la natura umana nella sua interezza, il Verbo di Dio ci ha offerto la possibilità di innestare la nostra umanità con la sua divinità e di rinascere partecipi della vita divina. Da tale verità di fede derivano alcune conclusioni. Innanzitutto la dignità e la sacralità dell’uo-mo. Chi fa violenza all’uomo, lo umilia e lo emargina, fa violenza, umilia, emargina Cristo. La seconda conclusione non è meno essenziale. Il Natale ci fornisce la chiave per decifrare alcuni misteri profondi della nostra esistenza. Gli uomini si domandavano (eancora oggi lo fanno) angosciati: perché il dolore? Perché l’umiliazione? Gli uomini rivolgono le loro domande a Dio. Nel Natale, Dio parla all’uomo, ed egli è invitato ad ascoltare. Ascolta il racconto dell’evento colmo di dolcezza divina ed umana. Dio è nato bambino: Dio si è fatto storia. La notte di Natale è la terza conclusione, che getta luce sulla storia umana e sul nostro destino: “il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce”.Il Presepe e il Golgota confluiscono entrambi nella risurrezione, e in essa ci troveremo tutti! A tutti auguro di vivere il tempo dell’Avvento nella serenità e nell’impegno propri dell’autentico cristiano, che sa che questo è il tempo della testimonianza,“nell’attesa della sua venuta”, quella ultima, definitiva, gloriosa!                                                                                                                                Don Paolo