Carissimi parrocchiani, dal 1 maggio nel “coro dei santi e dei beati” c’è una voce in più: è quella di Giovanni Paolo II, al secolo (e nel registro dei battezzati) Karol Wojtyla. La Chiesa, proclamando Karol il Grande “beato”, ce lo ha additato come modello di vita cristiana al quale ispirare la nostra vita, ce lo ha indicato come intercessore di grazie presso Dio. La voce del Popolo di Dio (“vox populi vox Dei”?), in gran numero presente ai suoi funerali il 2 aprile 2005, aveva elevato al cielo e alla Chiesa gerarchica il grido “santo subito”. Ora quella voce sta per essere realizzata in pienezza. Anzi, in realtà è già così… Non si conoscono i tempi di conclusione del processo di canonizzazione, né quando il nuovo Beato potrà essere ufficialmente invocato come Santo. Ma nel cuore di tanti fedeli è forte la convinzione che Giovanni Paolo II santo lo sia già, o meglio lo era quando era ancora in questa vita terrena. La Chiesa gerarchica o magisteriale non “crea” o “fa” i santi o i beati, ma con atto pubblico e solenne riconosce i segni oggettivamente presenti nei cristiani che santamente hanno vissuto, e dichiara che possiamo invocarli come intercessori presso Dio per ottenere grazie spirituali e materiali per noi, per i nostri cari, per il bene dell’umanità e per il mondo. E Giovanni Paolo II, Karol il Grande, con la sua vita, con il suo insegnamento, con le sue scelte coraggiose, ha cambiato il corso della storia mondiale. Anche i non credenti riconoscono la “statura e lo spessore morale” di quest’uo-mo, che è stato un grande senza bisogno di armi contro qualcuno. Lo è stato nel suo vigore giovanile come anche nella fragilità fisica di un corpo malato. Quando non poté più esprimersi con le parole, continuò a comunicare con i gesti, forti ed eloquenti quanto le parole. Ora Karol è Beato! Ma già lo era di fronte a Dio … Dal cielo continui a farci giungere il suo messaggio di vita e di amore, di fratellanza e di comunione. Lui è grande perché ha amato l’uomo, il creato, non meno di quanto ha amato Dio e la Chiesa.Buon mese mariano a tutti. Don Paolo
La parola del parroco
Maggio 2011