La parola del parroco

Maggio 2012
 

Carissimi parrocchiani,

Il tempo pasquale che stiamo vivendo è accompagnato dalla presenza discreta di una “maestra” che ci insegna a conoscere e amare Cristo Gesù. Diceva Giovanni Paolo II che il compito primo che come cristiani ci interpella è quello non solo di imparare da Gesù le cose che Egli ha insegnato, ma di “imparare Lui”. E allora “quale maestra, in questo, più esperta di Maria? (Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae n° 14). “Perché tra gli esseri umani, continuava il Papa, nessuno meglio di Lei conosce Cristo, nessuno come la Madre può introdurci a una conoscenza profonda del suo mistero”. “Imparare Gesù, vedere, sentire, amare, pensare, soffrire e vivere come Lui e insieme con Lui, nell’amore del Padre e dei fratelli: questa è l’esistenza cristiana”. Con Maria si ricorda e si impara Cristo, ci si conforma a Lui, si supplica e si annuncia Cristo (nn. 14-17). La “via di Maria” (n° 24), meditata nel Rosario, diventa punto di riferimento per tutti. Maria, per la sua fedeltà alla Parola, è la Parola vissuta. Si contempla in Lei, quindi, la perfetta cristiana, il nostro modello di seguaci di Gesù. La recita del Rosario, che accompagna il mese di maggio dedicato a Maria, integra nella vita quotidiana la meditazione della Sacra Scrittura e la partecipazione alla liturgia della Chiesa. Il Rosario, potremmo dire, ci aiuta ad “imparare” Gesù. Infatti, non meditiamo forse nei misteri del Rosario gli eventi principali della vita di Lui? E’ così che si diventa amici di Gesù: frequentandolo assiduamente. Questa preghiera così semplice da poter essere la preghiera di tutti e in tutte le circostanze, ricorda il Papa, “batte il ritmo della vita umana per armonizzarla col ritmo della vita divina nella gioiosa comunione della Santa Trinità, destino e anelito della nostra esistenza” (n. 25). E, sempre Giovanni Paolo II ha confessato: “E’ la mia preghiera prediletta”. In questo mese dedicato a Maria, sollecitati anche da Lei stessa che si fa pellegrina in molte case della nostra parrocchia, riscopriamo la preghiera del Rosario, recitato in famiglia o individualmente, in chiesa o …in macchina, tra uno spostamento e l’altro. Il rilancio del Rosario nelle famiglie cristiane, nel quadro di una più larga pastorale della famiglia, afferma ancora Giovanni Paolo II, si propone come aiuto efficace per arginare gli effetti devastanti di questa crisi epocale.

Buon mese di maggio!

 

Don Paolo