La parola del parroco

Giugno 2013
 

Cari parrocchiani,

si  è concluso questo primo anno pastorale trascorso insieme da quando sono stato nominato parroco di questa comunità. È il momento di tirare le somme di quanto è stato fatto sinora, per iniziare con rinnovato slancio e con gli eventuali miglioramenti un nuovo percorso di crescita nella conoscenza e nell’amore di Dio. Innanzitutto l’anno catechistico, luogo e tempo privilegiato per incrementare la conoscenza di Dio, ha prodotto una serie di incontri anche a vantaggio degli adulti circa l’approfondimento dei temi del Concilio Vaticano II con l’ausilio di sussidi distribuiti a tutti i partecipanti nella cornice dell’anno della fede. Dentro l’anno catechistico va inserita tutta quella formazione che si è voluta trasmettere attraverso le celebrazioni liturgiche, la festa patronale, le novene dell’Immacolata, di Natale e di Pentecoste, le Quarant’ore e la predicazione. Sono da sottolineare anche i momenti sacramentali e la loro previa preparazione: penso ai bambini battezzati, ai fanciulli che hanno fatto la prima confessione e la prima comunione, ai ragazzi e agli adulti che hanno ricevuto la Cresima, alle giovani coppie che si sono sposate o che ancora devono unirsi in matrimonio.
In secondo luogo l’anno liturgico, celebrazione del mistero di Cristo nel tempo, ha favorito la santificazione del popolo di Dio attraverso le SS. Messe, le adorazioni eucaristiche, i rosari anche nelle famiglie, la liturgia delle ore, le liturgie penitenziali, ecc.
In terzo luogo l’impegno caritativo, di accoglienza e di aggregazione, cha ha incentivato, purtroppo non ancora abbastanza, la sensibilità dei parrocchiani circa le situazioni di povertà della nostra comunità attraverso iniziative di vario tipo. In questo contesto sottolineerei altresì tutte le varie feste che hanno tempestato l’anno appena trascorso, ma anche i concerti, i momenti culturali, caritativi, ludici e sportivi, la cura degli ambienti, le benedizioni delle famiglie. Penso anche a quanto ancora sia necessario fare per i giovani della nostra parrocchia, e non mi riferisco solo all’oratorio…
In conclusione, per quanto riguarda me, ho avuto modo di vedere tutto quello che si fa, chi lo fa, quando si fa e come si fa in questa parrocchia. Per l’anno pastorale che verrà avrò quindi una conoscenza maggiore della parrocchia e dei parrocchiani, tesoro che certamente terrò in considerazione per le scelte future.Non mi manca che ringraziare quanti si sono fatti collaboratori di Dio nell’edificazione della nostra comunità e augurare a tutti che questa estate sia un tempo propizio non solo per ritemprare il corpo, ma anche lo spirito.

Buone vacanze!

 

D. Albino