Cari amici,
la visita di Papa Francesco ci ha segnati tutti. È stata un’esperien-za forte e di grande impatto ecclesiale. Ci ha lasciato un messaggio di speranza che vogliamo fare nostro per tradurlo nella quotidianità della nostra vita parrocchiale. Un modo è quello di istruire i nostri figli nella dottrina cristiana: in questo mese infatti inizierà l’itinerario catechistico dei nostri ragazzi. Come comunità cristiana sentiamoci tutti in prima linea nell’aiutare questi nostri fratellini di fede nella conoscenza di Cristo. Un altro modo sarà quello delle attività oratoriali: il 12 ottobre con una festa incomincerà un percorso di gioco e preghiera, proposto ogni sabato a quanti vorranno fare un’esperienza di Gesù attraverso l’Oratorio. Un modo ulteriore sarà dettato dalla festa patronale: quattro giorni di celebrazioni liturgiche e di momenti aggregativi, che vogliono indirizzare la comunità all’incontro con Cristo e con i fratelli. Altre due modi potranno aiutarci a tener viva la speranza: la preghiera del S. Rosario in questo mese mariano e il nostro impegno missionario, che ci deriva dal nostro essere discepoli di Gesù. Queste ultime due cose sottendono a tutto il resto, perché le nostre attività, da un lato, devono dire la nostra essenza missionaria, dall’altro, hanno bisogno di essere suggerite e sorrette dalla preghiera, specie quella mariana del S. Rosario, affinché tutto abbia il sapore di Dio e del sentire con la Chiesa. Auguro, quindi, che questo mese di ottobre risulti proficuo per tutti e per ciascuno.
Dio vi benedica.
D. Albino