La parola del parroco

Dicembre 2008
 

Carissimi Parrocchiani,

Ritorna il mese di dicembre con i suoi appuntamenti. E ritorna il tempo di grazia che è l’Avvento, che – ci ha ricordato Benedetto XVI – “è per eccellenza la stagione spirituale della speranza”.È tempo di speranza, di attesa, tempo di preparazione speciale. In fondo è una metafora della vita dell’uomo, che è intrisa di questo senso di speranza, di attesa e preparazione: si attende di crescere e ci si prepara a crescere, si attende e si spera di superare le difficoltà, ci si prepara per superare un esame o un test di assunzione a lavoro… Si attende la venuta di una persona cara e ci si prepara per accoglierla al meglio. Ogni persona attende: il “chi” o il “cosa” e il “come” lo si attende fa però la differenza. Perciò del cristiano si dovrebbe sempre poter dire che vive “nell’attesa della Sua venuta”. Ancora il Papa ha sottolineato che “noi aspettiamo il Signore, non alla stregua di una bella decorazione sul mondo già salvo, ma come unica via di liberazione da un pericolo mortale”. Ci prepariamo e siamo in attesa del prossimo Natale. Ma non solo! Dicembre, per la nostra Comunità, è il mese di due importanti ricorrenze che fanno la storia della Parrocchia. Correva l’anno 1985, quando il 7 dicembre l’allora Arcivescovo di Cagliari Mons. Giovanni Canestri presiedeva la celebrazione eucaristica per l’inaugurazione della nuova Parrocchia di San Luca (formalizzata poi con la data del 1° gennaio 1986), e contemporaneamente presentava il primo Parroco, don Gianni. Sono passati 23 anni da quel giorno. E correva l’anno 1974, quando il 21 dicembre l’allora Arcivescovo di Cagliari Mons. Bonfiglioli, nel Fortino ottocentesco, per anni abbandonato e rimesso su da un gruppo di generosi parrocchiani guidati da P. Leonardo Pisanu, celebrò l’inau-gurazione della chiesa (“Su Forti”) dedicata all’evangelista San Luca. Da allora sono passati 34 anni, e di acqua sotto i ponti ne è passata! Il ricordo dunque si unisce all’attesa. Ricordare quanto è stato già realizzato ci spinga ad attendere altre realizzazioni, e a darci da fare per prepararle. Il Dio che si fa bambino ci insegni a riconoscerlo nella semplicità del quotidiano, perché Lui è venuto nella storia, viene nella vita di ciascuno, e verrà nella gloria alla fine dei tempi. “Vieni, Signore Gesù, il mondo ha bisogno di te”.

 

Don Paolo