Carissimi Parrocchiani,
un mese fa si concludeva la Grande Missione Cittadina, nel centenario della proclamazione della Madonna di Bonaria a Patrona Massima della Sardegna. A livello parrocchiale abbiamo concluso sabato 2 febbraio, rinnovando l’atto di affidamento alla Madonna. Dopo la messa abbiamo ringraziato e salutato, non senza commozione, i 5 missionari che per due settimane hanno condiviso la vita della nostra Comunità e ci hanno offerto valide opportunità di riflettere sul “come” e sul “perché” ogni parrocchiano di San Luca è lui/lei stesso missionario nel proprio ambiente di vita. A livello cittadino e diocesano, domenica 3 febbraio a Cagliari abbiamo vissuto l’evento storico, per la prima volta in Sardegna, della beatificazione di una figlia della nostra Terra sarda: Suor Giuseppina Nicòli. In verità, la novella Beata, definita la “Madre Teresa sarda”, è sarda di adozione. Nata a Casatisma (Pavia), in una famiglia molto religiosa, il 16 novembre 1863, studiò a Voghera e a Pavia, conseguendo il diploma di maestra e coltivando nel cuore il desiderio di dedicarsi all'istruzione dei poveri. Attratta dal carisma vincenziano, divenne una Figlia della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. Aveva solo ventuno anni quando fu inviata in Sardegna, dove giunse dopo …tre giorni di viaggio. Il suo primo incarico fu quello di insegnare al Conservatorio della Provvidenza di Cagliari. A trenta anni le diagnosticarono la tubercolosi, malattia che minò silenziosamente la sua salute per il resto della vita, senza però mai frenare la voglia continua di lavorare per il Signore. Quando in città scoppiò il colera, suor Giuseppina fu addetta alle cucine economiche ma, passata l'emergenza, diede inizio alla missione che avrebbe contraddistinto la sua vita: istruire i giovani, diffondendo la conoscenza del Vangelo. Cominciò con gli studenti e gli operai che chiamò “Luigini”. Dopo un trasferimento a Sassari e a Torino, fu inviata nuovamente a Cagliari, all’Asilo della Marina (agosto 1914). Si era all'inizio della Grande Guerra e nei locali dell’Asilo si allestì un ospedale per i feriti. Superata l'emergenza suor Nicoli diede vita ad una serie eccezionale di opere. Aveva poco più di sessant'anni quando una broncopolmonite la costrinse a letto. Soffrì, intensificando la sua unione con Dio, senza perdere il buon umore. Anni prima aveva scritto ad una confidente: “Le croci sono sempre preziosi doni di Dio. Tu mi dici che sei un carro rotto... Anch'io sono un carro rotto, ma tu vedessi come sono contenta!” Morì il 31 dicembre 1924. I funerali manifestarono in modo commovente l'affetto dell’intera città. Dal 3 febbraio è dichiarata BEATA dalla Chiesa, e le sue spoglie sono venerate presso la cappella dell'asilo della Marina a Cagliari. Sperando di incontrarvi personalmente in occasione delle celebrazioni Pasquali in Parrocchia e della benedizione delle famiglie presso la vostra casa nelle settimane che seguiranno Pasqua, porgo a voi tutti un affettuoso saluto unito all’augurio di Santa Pasqua.
Don Paolo