Carissima comunità,
in questi giorni ci ritroviamo a iniziare un nuovo cammino con il tempo dell’Avvento, in preparazione al Santo Natale. Arriviamo a questo Avvento con tante preoccupazioni che ci toccano sempre e in qualche modo: i conflitti nel mondo, le tragedie che ogni giorno ci vengono raccontate, il disagio giovanile…potremmo dire: la perdita di Dio! Iniziamo questo nuovo anno liturgico che ci immette nell’anno precedente al grande Giubileo del 2025. Viviamo in questo Avvento la Solennità dell’Immacolata Vergine Maria che a noi come comunità parrocchiale ricorda il 38° anniversario di fondazione della parrocchia. Come mettere insieme tutto questo? Come mettere insieme gioie e dolori nella vita di tutti i giorni? Nella vita di ciascuno di noi e nella vita della comunità? Desidero condividere con voi una possibile soluzione: che sia per tutti noi un Avvento di Preghiera! È la preghiera che ci fa rimettere tutto, nel dolore e nella gioia, davanti a Lui e che Lui trasforma in dono della sua presenza. È nella preghiera che troviamo la forza di riprendere il cammino della nostra umanità. È la preghiera che ci dona la capacità di sperare di nuovo, ci ridona la fiamma della carità e fa risplendere la luce della fede! Che sia davvero un Avvento di preghiera per tutti: nella preghiera silenziosa e solitaria, in quella comunitaria; in quella in chiesa, in casa, in macchina, in strada. Preghiamo quanto più possibile: parliamo con Lui. Di sicuro nella mia preghiera non mancherà quel senso di gratitudine per il dono di questa comunità parrocchiale. Stiamo vivendo tanti momenti in cui non solo i giovani trovano spazio, ma anche i più grandi possono vivere occasioni di incontro, festa e serenità nel cuore e nella mente. Si tratta di una comunità che si impegna sempre nella carità e nell’attenzione alle persone sole e bisognose. Non posso che ringraziare sempre per i bambini, i ragazzi e i giovani che fanno di questo spazio e di questo tempo una casa da abitare nella gioia! Ma nella gioia e nella gratitudine non deve mancare davvero quella preghiera che spalanca il nostro cuore a riconoscere Gesù. Sarà davvero Natale se lo avremmo atteso con il cuore e non solo con le parole. Sarà davvero Natale se lo avremmo cercato e riconosciuto nelle piccole cose, nei semplici sguardi, nell’amore semplice. Sarà davvero Natale se diciamo di credere ancora in un Dio che mi chiama e mi ama. 38 anni fa veniva firmato un decreto per dare il via alla storia di una comunità cristiana che già da qualche anno si incontrava per vivere la fede; quante speranze e quante gioie in quella piccola comunità di allora che vedeva nell’essere Chiesa il desiderio più bello e più semplice; una piccola comunità dove il calore dell’amore di Dio faceva sentire tutti parte di un qualcosa di più grande. Si trattava dell’inizio di una grande storia di cui noi oggi siamo i protagonisti. Non ci deve mai mancare la gioia e la speranza perché possiamo essere luogo e tempo che sa accogliere e amare Cristo e gli altri: quelli di prima, quelli di ora e quelli di domani. È in questa Chiesa che va avanti che siamo chiamati a non smettere di pregare e di dire ancora una volta: Vieni Signore Gesù! Buon Avvento di attesa e preghiera!
Donda