Carissima comunità,
Cristo è risorto e ha vinto la morte! Ha vinto tutte le nostre morti! Questo è l’annuncio più bello di tutta la nostra fede cristiana e questo è l’annuncio che è risuonato con forza, gioia e trepidazione il giorno di Pasqua. Una pasqua che, anche quest’an-no, si è rivelata il cuore di tutto il nostro cammino. Non posso che rimanere, anche questa volta, meravigliato e stupito dalla bellezza della nostra comunità che durante la settimana Santa ha vissuto in modo straordinario questo evento. Preghiera intensa, preparativi condivisi, partecipazione numerosissima, confessioni, celebrazioni…quanta bellezza ho potuto sperimentare in questo tempo! E il tutto è stato ancora più sentito grazie alle benedizioni delle famiglie che ho portato avanti in questi due mesi. Entrare nelle vostre case, mettermi in ascolto, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, mi ha permesso di toccare con mano la nostra umanità, spesso indebolita, e dare dei volti alla mia preghiera. Siete stati in tantissimi ad aprire le porte del vostro cuore e delle vostre case attendendo quell’arrivo di Gesù. Ho rivissuto quello che Gesù ha fatto: camminare tra le case del mondo. E quindi mi è stato provvidenziale mettere insieme voi, le vostre famiglie, le vostre storie con la lavanda dei piedi che Cristo fa ai suoi amici, con la sua Croce che si erge come segno unico e straordinario d’amore, con quel sepolcro vuoto che indica la vittoria di Cristo sulla morte. Cristo è risorto per vincere le nostre morti, le nostre tristezze e le nostre angosce. Camminando ho sperimentato tanta tristezza che sta imprigionando le nostre vite e il nostro modo di pensare: il tutto è influenzato dalla società sempre più difficile, dalle crisi economiche, dalla difficoltà nell’educare i più giovani, dalle fatiche sanitarie, dalle paure di ciò che può succedere. Ma che cosa è la Pasqua se non far si che Cristo possa togliere le pietre da questi sepolcri? Che cosa è la Pasqua se non permettere che la sua Luce riscaldi gli angoli più freddi del nostro cuore? Che cosa è la Pasqua se non credere che dalla croce può sgorgare la vita? Il Venerdì santo mi sono“goduto” lo sfilare di tantissime storie davanti al crocifisso! Tanti occhi che lo hanno guardato con speranza…questa è la nostra fede! Annunciamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua resurrezione nell’attesa della tua venuta…e tutto questo si incarna nel nostro quotidiano: la dove tutto sembra tenebra! Ma il Signore ha vinto le tenebre del mondo! Dobbiamo diventare sempre di più ANNUNCIATORI DEL RISORTO, ma non solo con gli altri, ma anche con noi stessi! Ci crediamo che Cristo è vivo anche per me? Ci crediamo che Cristo è uscito da quel sepolcro per stare con me? Ci crediamo che Cristo è salito sulla croce per farmi compagnia nelle croci di ogni giorno? Solo se crediamo questo vivremo la stessa gioia delle donne e dei discepoli che in quel mattino scoprono che il loro AMICO non li ha lasciati soli! Questa stessa gioia ci dovrà accompagnare sempre come comunità in cammino! Stiamo per vivere la festa delle prime comunioni, la preghiera mariana del mese di Maggio, la stagione dei matrimoni, la festa dell’estate per tutti in oratorio…tutto diventerà motivo di gioia e di conforto nel nostro cammino! Dalla Pasqua nasce tutto! La nostra bella comunità si è vestita con l’abito della festa, con l’abito della gioia e della fede. Non posso che ringraziare il Signore per questo dono immenso: collaborazione continua, partecipazione strepitosa, gioia meravigliosa. Tutto è dono per me e per la storia di questa comunità. Ringrazio i piccoli, i giovani, le famiglie, gli adulti, i sofferenti…tutti voi che abitate questa casa che è la nostra famiglia! Buona Pasqua e…continuiamo ad essere testimoni di questa risurrezione: ora e sempre!
Donda