Carissima comunità,
è tempo di conversione, è tempo di lasciarci attrarre da quel volto pieno di amore che dalla croce guarda e ama l’intera umanità. Siamo immersi nella bellezza della Quaresima: letture, preghiere, riflessioni, pratiche varie…tutto ci sta portando a farci desiderare Cristo. “Ha sete di te Signore l’anima mia”. Questo è il desiderio e l’atteggiamento giusti per vivere la Pasqua. E di domenica in domenica ci vengono in aiuto alcune pagine significative per vivere appieno questo cammino: le tentazioni che ci hanno fatto partire dal nostro deserto spirituale e dallla costante prova di scegliere tra bene e male; la montagna della trasfigurazione ci ha mostrato cosa significa salire per incontrare e incontrare per poi riscendere nella valle della nostra umanità, trasfigurati in Lui; ci siamo seduti anche noi al pozzo della Samaritana che si è lasciata guidare da Gesù e comprendendo che è Lui quell’acqua viva, quell’acqua vera per il nutrimento del nostro cuore; anche noi ciechi davanti alla grandezza della luce di Dio abbiamo chiesto il dono della vera vista, per poter credere, abbandonando tutto ciò che appesantisce la nostra fede; e, infine, ci siamo messi nelle mani del Signore per poter trovare una nuova vita e una nuova speranza come Lazzaro che diventa segno della grande Pasqua di Cristo. Questo è stato il nostro cammino che ci porterà all’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, al cenacolo dell’Ultima cena e della lavanda dei piedi, al Calvario della croce e al giardino della Risurrezione. Il rischio è quello di rimanere intrappolati nei sepolcri delle nostre paure, dei nostri egoismi, delle nostre frustrazioni e dei nostri peccato. Solo se DESIDERIAMO quel giardino e quell’incontro vero con Cristo, allora sperimenteremo la gioia della Samaritana, del cieco e di Lazzaro. Desideriamo Cristo? Desideriamo stare con Lui? In queste settimane ho la grande possibilità di far visita nuovamente, dopo tre anni, alle famiglie del nostro quartiere con la benedizione annuale. Mi sento rigenerato (anche se un po’ affaticato!) da questa intensa esperienza: rivedere i volti dei lontani, ascoltare le fatiche e le croci di tanti, sperimentare la gioia dei piccoli perché arriva Gesù, camminare pensando all’umanità che si snoda tra le nostre strade. Ma è proprio nella casa del nostro cuore che il Signore desidera risorgere e ridonare nuova luce laddove è tenebra. C’è tanta tristezza, malinconia, solitudine, poca speranza…ancora di più, oggi, è urgente il grido d’annuncio che Cristo è risorto e che la vita ha vinto! Questa è la nostra missione! Speriamo che questa Pasqua porti davvero una nuova speranza in questa umanità così rattristata. Continuiamo a prepararci e a desiderare tutto questo. Vi aspetto.
Donda