Carissima comunità,
Cristo è veramente risorto!
Questo annuncio di fede ha trionfato in tutta la Chiesa qualche giorno fa: annuncio di novità, di speranza, di vita. Come comunità, prima di tutto, ci siamo preparati: una Quaresima intensa, fatta di piccoli e semplici momenti che però ci hanno coinvolto nel profondo. Il cammino domenicale guidati dalla Parola di Dio; il percorso dei fidanzati, gli incontri speciali con i bambini più piccoli del catechismo, le prime confessioni, la devozione a San Giuseppe espressa il martedì mattina. Soprattutto i venerdì di Quaresima hanno caratterizzato la nostra preparazione: in tantissimi si sono accostati al sacramento della confessione, in maniera continua e senza interruzioni in tutte le ore in cui un sacerdote era a disposizione! Quanta grazia è arrivata nel cuore di tanti. E, sempre nei venerdì, la Via Crucis vissuta con grande intensità, compostezza e fede.Siamo giunti poi alla Grande Settimana. È iniziata con il sabato mattina delle palme: uno squadrone numeroso si è ritrovato per sistemare, pulire, addobbare, organizzare la chiesa e il piazzale per le varie celebrazioni (spazi all’aperto che a fatica sono riusciti a contenere i tanti fedeli). Ciascuno ha dato il proprio contributo e c’era da fare per tutti. Sono iniziate così tutte l varie celebrazioni. Vi riporto qui alcune espressioni che hanno caratterizzato le mie riflessioni di quei giorni.
Domenica delle Palme.
Perché Cristo sei lì sulla croce? Perché hai scelto di stare proprio lì? “Per amore. Io sono qui su per amore: un amore che è per tutti. Un amore che non devi mai mettere in dubbio. Un amore che si rinnova ogni volta che sollevi lo sguardo verso di me. Ti chiedo solo questo: guardami. Rivolgi i tuoi occhi verso di me”.
Giovedì santo.
Il tuo amore Signore è per tutti, ma che cosa ha quell’amore di diverso, perché amare ancora e fino alla fine? “Perché l’amore cambia. Ogni gesto d’amore cambia la vita di chi lo dona e chi lo riceve. Il lavarti i piedi, il donarti il mio corpo e il mio sangue nell’ultima cena è un ripetersi di quei gesti d’amore che hanno cambiato la storia e possono cambiare anche la tua storia. Non pensare che ci siano dei cuori che non possano mai cambiare: l’amore può fare tutto. Lasciati cambiare dal mio amore; lasciati lavare ancora una volta i piedi perché il tuo cuore si senta rinnovato e capace di amare gli altri”.
Venerdì santo.
Tutto è compiuto. Tutto è donato. Tutto e tutti sono stati amati. Nella croce, nel dolore tutto sembra morto. Nella croce delle sofferenze e delle malattie tutto sembra morto. Nella croce della disoccupazione e della disperazione tutto sembra morto. Nella croce dei figli che si sono allontanati tutto sembra morto. Nella croce degli sposi che si separano tutto sembra morto. Nella croce della solitudine e delle ingiuste accuse tutto sembra morto. Nella croce delle violenze e delle cattiverie tutto sembra morto. Nella croce delle tante povertà tutto sembra morto. Nella croce del dolore di chi amiamo tutto sembra morto. Forte come la morte è il tuo amore. Sulla croce gridiamo il tuo amore. Sulla croce vediamo i tuoi occhi che non ci abbandonano. Sulla croce sali con noi. Nella tua croce sono le nostre croci. Davvero quest’uomo è il figlio di Dio. Nella croce tutto sembra morto, ma con te, Signore, tutto rivive.
Domenica di Pasqua.
“Dal buio delle tenebre sorge inaspettatamente una nuova luce. È l’alba del nuovo giorno che abbiamo atteso. Corriamo verso il sepolcro, corriamo verso Cristo. E mentre nei nostri cuori si riversano tanti pensieri, paure, preoccupazioni, sofferenze e angosce, arriva ancora una volta la parola di speranza: non temere, non aver paura. Cristo è risorto e la sua luce non ci abbandona. Egli ci chiede il sorriso: il sorriso della vita, il sorriso di chi non si arrende e si affida; il sorriso che va oltre ogni mascherina e che rimane nel cuore. Il sorriso della gioia e dell’amore. Il sorriso dell’affidamento e della speranza. Ogni duello è vinto! Oggi è Pasqua: un nuovo inizio e una nuova vita. Contagiamo l’amore di Dio e il sorriso di Dio”. Dalla notte all’alba, dal mattino al pomeriggio, dalla sera alla notte: un giorno di Pasqua unico, indimenticabile e pieno di Lui. Una comunità che è famiglia, sposa, casa.
Grazie davvero a tutti, e siete stati davvero tantissimi, per la vostra testimonianza!
Donda