La Conferenza vincenziana

Settembre 2009

 Anche questa estate noi della Conferenza vincenziana non abbiamo chiuso i battenti, ma siamo stati presenti con la distribuzione dei viveri, come sempre. Le famiglie assistite non sono mancate, abbiamo pagato una bolletta dell’ENEL e dato dei soldi ad un papà di quattro figli. C’e stata anche un’emergenza che riguarda una parrocchiana molto malata. Si è fatta una colletta tra noi vincenziani ed alcuni parrocchiani generosi. A loro un grazie di cuore da parte nostra e dal marito. La carità è una cosa bella, chi la fa si sente leggero e felice, felice di aver fatto quello che Gesù ci chiede. La carità fatta costantemente è impegnativa rispetto alla beneficenza occasionale. Dare qualche soldo ad un passante che tende la mano è un gesto da buon cristiano, ma resta tutti lì. La carità come facciamo noi gruppi di volontariato, resta perché si crea un rapporto, un legame, ti coinvolge perché trovi tante situazioni: malati, sofferenti, poveri, immigrati, disperati e famiglie in crisi con difficoltà materiali e spirituali. Quello che ci dispiace è che di queste famiglie (circa venti) solo due frequentano la parrocchia. Per quanto ci sforziamo sembra che non riusciamo ad evangelizzare nessuno, ma sappiamo che le vie del Signore sono infinite… per questo non molliamo e perseveriamo.Graziella