“Batticuore - Gioia piena alla Tua presenza” è il titolo del Cre di quest’anno, e il tema è presto detto: le emozioni dell’uomo danno ritmo e battito alla vita, ma tra tutte quella che da più entusiasmo e frenesia è la gioia. Quando una persona è gioiosa, il cuore batte forte e tutto il corpo è coinvolto in questa scarica di vita! Per un cristiano non c’è gioia più grande dell’incontro col Signore, un incontro che dona senso e riempie completamente di gioia l’anima: “gioia piena alla Tua presenza”, come dice il salmo. Il tema della gioia cristiana è stato declinato in vari modi nel corso del Cre di quest’anno: ogni settimana i ragazzi hanno incontrato un personaggio diverso (tutti rigorosamente muniti di biglietto), attraverso il quale hanno potuto scoprire diverse sfaccettature di questa gioia. Nel corso della prima settimana del Cre, un grande re accompagnato dalle sue guardie del corpo ha fatto irruzione durante le attività. Fin da subito si è rivelato un re magnanimo, donando a ciascuno dei bambini diverse monete: su ciascuna di esse i ragazzi hanno potuto scrivere un loro talento e un modo pratico per viverlo nella propria vita. Solo alla fine della prima settimana i bambini hanno scoperto l’identità di questo re: con la lettura della parabola dei talenti si scopre che il re è il Signore che dona bellezza a ciascuno, e a ciascuno chiede di far fruttare al massimo le proprie capacità per il prossimo. Si sperimenta così la gioia che dona il mettersi a servizio dell’altro intravedendo anche in esso i talenti del Signore, più preziosi di qualsiasi moneta umana. Durante la seconda settimana un nuovo personaggio, che tutti noi ben conosciamo, ha fatto visita al Cre: il nostro San Luca, sentendo il chiasso e la festa dei ragazzi, è uscito dalla parrocchia per andare a vedere questo grande evento e dare anche lui qualche parola ai ragazzi. L’invito di San Luca è stato quello di vivere in comunità, come facevano i primi cristiani di cui ha raccontato le vicende nei suoi Atti degli Apostoli. Ma come fare? Sono tre le caratteristiche fondamentali della comunità: la preghiera, la carità e la condivisione, che hanno come cuore l’Eucaristia. Per mettere in pratica queste caratteristiche, i ragazzi hanno portato, nel corso della seconda settimana, degli alimenti: ciascuna squadra ha quindi creato un proprio “cestino della carità”. A conclusione della seconda settimana, San Luca è tornato a trovare i ragazzi e ha lasciato il messaggio della preghiera, che insieme alla carità è condivisione nella comunità: per questo è stato posto un braciere al centro del piazzale, sotto il quale sono stati posizionati i “cestini della carità”. Di volta in volta, un animatore per squadra ha portato dei grani di incenso da bruciare nel braciere, che hanno creato una nuvola di profumo che è salita fino al cielo. Così è la preghiera della comunità, tanto più leggera e profumata quanto più è ricolma di carità e gioia. Durante la terza settimana di Cre abbiamo conosciuto il Custode di un misterioso giardino, nel quale in una mattinata di duemila anni fa è accaduto un fatto inaspettato: delle donne vi si sono recate, ma hanno visto qualcosa che le ha sconvolte e sono tornate di corsa al loro villaggio per dire a tutti ciò che avevano visto. O meglio, ciò che non avevano trovato: un sepolcro, all’interno del giardino, che doveva contenere il corpo di Gesù ma che in realtà era completamente vuoto. La Risurrezione di Gesù è la grande notizia che riempie di gioia il cuore dell’uomo: Maria Maddalena in un primo momento scambia Gesù risorto per il custode di quel giardino, ma quando riconosce il Signore corre a dire a tutti la buona notizia. L’incontro col Custode è quindi l’incontro col Risorto: da Lui viene la grande gioia, la gioia vera! Ma allora, che felicità dona alla nostra vita questo incontro? A questa domanda hanno risposto i ragazzi, che hanno dovuto confrontarsi nelle loro squadre con la domanda: “Perché sono felice di stare con Gesù?”. Sono emerse tante risposte belle e sincere, piccoli segni della presenza di Dio nelle vite di ciascuno. Nel corso della terza settimana i giovani e i ragazzi hanno ricevuto anche la visita dell’Arcivescovo di Cagliari, nonché Segretario Generale della CEI, Mons. Giuseppe Baturi, che cogliendo l’occasione dell’incontro col Custode ha lasciato a tutti un messaggio importantissimo: “Siate custodi del Cuore dell’altro”, avendo cura del prossimo perché è lì che si incontra il Signore. Nell’ultima settimana di Cre, infine, si è arrivati al cuore del percorso del Cre, le fonti della gioia: la Parola di Dio e l’Eucaristia. I ragazzi si sono infatti confrontati con il Salmo 16: “Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra”. In questo salmo si parla della gioia che l’uomo sperimenta alla presenza del Signore, una gioia grande e bella che non ha limite o confine. Successivamente un momento di preghiera e adorazione in chiesa ha avvicinato i ragazzi al grande dono dell’Eucaristia: dopo i diversi personaggi incontrati durante le catechesi delle scorse settimane, l’incontro vero e proprio col Signore è la vera chiave per comprendere la forza della gioia cristiana, quella che venire il “batticuore” alla presenza di Dio.
Antonio Perra