In questi mesi di pandemia, in cui tutte le attività ordinarie della parrocchia, compreso catechismo, gruppi vari, oratorio, coro e altri percorsi si sono fermati, in quanto non ci si poteva incontrare, l’espe-rienza della carità, invece, è andata avanti. Dopo i primi giorni di incertezze e paure, ci siamo resi conto che l’aspetto della carità non poteva essere chiuso. Questo perché in tanti avevano bisogno di un aiuto per poter affrontare l’emergenza. Oltre alle famiglie assistite costantemente dalla Conferenza Vincenziana parrocchiale, sono state tantissime le richieste di aiuto che giungevano quotidianamente. Nei mesi di chiusura generale siamo arrivati ad assistere come parrocchia un centinaio di famiglie che si sono rivolte a noi per un momentaneo supporto di alimenti e un incontro di ascolto e condivisione delle proprie difficoltà. La parola d’ordine è stata: un aiuto immediato, senza far attendere nessuno. In tanti hanno perso il lavoro, sono rimasti fermi, non hanno percepito lo stipendio e si sono ritrovati a far fronte ad una emergenza economica che li ha visti davvero in crisi. Si è così attivata una vera e propria rete di carità che è stata il cuore pulsante di tutte le attività parrocchiali. Da subito ci siamo adoperati per creare un punto di raccolta all’ingresso della chiesa dove i pochi che uscivano per fare la spesa per loro, di passaggio, potevano lasciare un po’ di spesa per gli altri; la chiesa è rimasta aperta tutti i giorni mattina e pomeriggio. Singole persone, gruppi di famiglie, associazioni varie si sono adoperate per far si che gli scaffali allestiti per l’occa-sione fossero sempre pieni di alimenti. Non sono mancate poi le tante offerte in denaro, le più svariate donazioni da attività commerciali come farmacie, supermercati, panifici e pizzerie. Tra marzo e aprile abbiamo ricevuto costantemente e quotidianamente delle richieste di aiuto, ma allo stesso tempo abbiamo accolto l’indescrivibile generosità di tutti. Come parrocchia ci siamo impegnati nell’acquisto di tanti alimenti e abbiamo deciso di investire un buon quantitativo dei nostri risparmi proprio per sostenere queste situazioni. Si è creata una vera e propria rete di carità che ci ha fatti sentire ancora più uniti e ci ha fatto sperimentare come la carità cristiana non ha limiti: ci siamo davvero affidati alla Provvidenza e non siamo rimasti delusi. Un grazie a tutti coloro che hanno donato qualcosa in diverse forme; un grazie a chi si è messo in gioco concretamente per smistare, portare nelle case, fare acquisti di materiale necessario. Un grazie ai volontari occasionali, ai vari giovani che hanno chiesto di poter dare una mano, ai volontari vincenziani, a chi si è fatto portavoce verso gli altri e a chi ci ha sostenuto con la preghiera, a chi si è impegnato nella realtà cittadina della Mensa del Viandante. Abbiamo dato testimonianza di essere ancora una volta una comunità che sa accogliere, donare e farsi prossima alle necessità degli altri. Carità concreta, differente e continua. È proprio vero ciò che dice San Paolo: la Carità non avrà mai fine… nemmeno in tempo di pandemia, anzi! Questo tempo lo ricorderemo in modo speciale proprio come tempo della e per la carità!