Un’estate a San Luca.
Eccoci qua a raccontare la nuova avventura del CRE (centro ricreativo estivo) per questo luglio 2021. Un anno catechistico iniziato a novembre che ancora non si è concluso. Proprio così, lo dico da catechista e da “bodyguard” impegnata insieme ai meravigliosi ragazzi dell’oratorio e quelli del post cresima per far sì che tutto si svolga nel modo più sereno possibile. L’esperienza della pandemia ha messo a dura prova tutti noi e soprattutto i bambini e i ragazzi, privandoli della loro naturale propensione alla socialità e al gioco, ma in parrocchia abbiamo deciso di provare a far vivere a tutti loro un anno all’insegna dell’incontro con Gesù nella celebrazione Eucaristica e nelle attività catechistiche che ci hanno portato a vivere, da marzo a giugno, delle cerimonie sacramentali intime e molto sentite. I nostri ragazzi, attraverso il catechismo e l’oratorio, sono in cammino sulla strada dell’ami-cizia con il Signore e questo percorso non si è ancora interrotto grazie alle attività estive proposte a luglio. Più di 100 bambini e ragazzi hanno voluto aderire a questa proposta, e vedere la parrocchia “invasa” e animata dalle loro voci così allegre e vitali ci riempie di felicità. Il catechismo è proprio questo, far riecheggiare la buona novella con parole di gioia, vita e speranza, far arrivare a tutta la comunità il messaggio di quanto sia bello stare insieme, gli uni per gli altri sotto il mantello protettivo del Signore e della sua Chiesa. Non solo la Chiesa come Istituzione, ma la vera ecclesia, cioè una comunità fatta di sacerdoti, mamme, papà, nonni, catechisti, ragazzi e bambini, tutti uniti per far festa tutti i giorni. Gli strumenti sono semplici: giochi, gare sportive, balli, canti e ascolto della parola di Dio attraverso dei laboratori che ci fanno viaggiare nel tempo (le aule catechistiche sono infatti state trasformate in vere e proprie stanze del tempo dove i bimbi possono riconoscere i simboli e le atmosfere dell’anti-co Egitto, della Creazione della Genesi, dell’antica Roma, dell’Arca di Noè e del medioevo di San Francesco di Assisi) , e alle catechesi animate dai nostri don Davide e don Andrea e i ragazzi dell’oratorio. Da catechista e da mamma non posso che nutrire sentimenti di gratitudine per questa chiesa che è famiglia, comunità e che continua instancabilmente a proporre percorsi di amicizia e di crescita spirituale ai nostri ragazzi, ma che facendolo in questo modo, cioè coinvolgendoci tutti, ci fa sentire parte di un grande disegno di vita che determina il nostro presente e il nostro futuro insieme. Un abbraccio a tutti quelli coinvolti a vario titolo nel CRE, ma un grazie speciale a chi ci sta sostenendo con offerte e preziosissime preghiere. Ah dimenticavo! Grazie don Davide (che si è rivelato anche un talento della danza) e don Andrea (che è un vero talento come attore) per la gioia con cui svolgete il vostro ministero.
Stefania Bonì
Quando qualche mese fa don Davide ci parlò del CRE, se era il caso di farlo o no per via del covid, non avevo minimamente l’idea di che cosa fosse e così cercai di informarmi. Sotto questo acronimo si nasconde una bella iniziativa che esiste da qualche tempo soprattutto nel nord Italia. Il CRE non è che l’oratorio all’aperto che continua in estate quando chiudono le scuole. Io da bambina conoscevo solo la colonia estiva e i campeggi parrocchiali esclusivamente per maschi, ma il CRE non è solo svago o una specie di parcheggio per bambini, c’è molto di più. Quest’anno l’invito di don Davide è stato rivolto non solo ai giovani ma a tutta la comunità, a sentirsi partecipi a collaborare in vari modi: chi alla preparazione delle merende, chi alla sorveglianza dei più piccoli, chi all’allestimento degli spazi comuni che all’approvvigionamento dei vari materiali e chi come noi catechiste e alcuni genitori volenterosi e coraggiosi alla realizzazione delle stanze del tempo. Anche coloro che per vari motivi non avrebbero potuto collaborare attivamente, sono stati invitati a sostenere questa bella iniziativa con la preghiera, perché è fondamentale, oltre le altre attività, sentire il sostegno spirituale che solamente la preghiera può dare. Questa esperienza lascia già intravvedere i frutti che si raccoglieranno nel tempo e che si espanderanno su tutta la comunità. Alla proposta iniziale di Donda a noi catechiste, dopo un anno di incontri limitati causa covid, ci ha un tantino spaventate e ci sembrava impossibile ritrovare la normalità, poterci confrontare, fare proposte e collaborare per la realizzazione e la buona riuscita degli obiettivi proposti, in particolare l’allestimento di quattro stanze del tempo. Superati i disagi iniziali, davanti ai problemi logistici e al recupero dei materiali e quant’al-tro, già dopo qualche giorno di lavoro, sempre sotto le indicazioni di Donda si è manifestata, sempre in maniera crescente, un’ar-monia di intenti e uno scambio spontaneo e immediato di idee e materiali che occorrevano ad ogni gruppo di lavoro. È stata occasione di confronto e di toccare con mano la famosa parabola dei talenti e scoprire così che in ognuno di noi c’è un talento nascosto e sconosciuto agli altri e anche a noi stessi. C’è chi bravo nel disegnare, chi nell’allestire, chi nella fotografia, chi nel recuperare oggetti vari ma anche chi solo con la simpatia e l’allegria ha reso tutto più divertente e piacevole. Queste sono le esperienze di aggregazione e tutti, chi più e chi meno, non ci siamo mai sottratti a unirci ai giovani nell’esibizione di sfrenati balletti, scoprendoci provette ballerine sotto l’instan-cabile guida dello showman don Davide. Esperienze come il CRE sono fondamentali per una crescita spirituale e un’apertura verso la comunità e spesso aiutano a trovare risposte alla nostra sete di felicità e armonia.
Maria Lidia
Ciao a tutti!! Sono Maria Vittoria e sono un'animatrice dell'oratorio della nostra parrocchia. Quest'anno ci è stata data la possibilità di organizzare un CRE, ovvero un Centro Ricreativo Estivo, che è iniziato il 28 giugno ed al quale si sono potuti iscrivere tutti i bambini compresi tra la seconda elementare e la prima media e che da quel giorno sono entrati in un vero e proprio villaggio, con delle regole da rispettare e dei personaggi nuovi da scoprire ogni giorno. Visto che io non avevo mai partecipato a questo tipo di iniziative, è stata una vera novità potervi prendere parte e dare il mio piccolo contributo. Sono ormai passate quindi tutte e tre le settimane che abbiamo organizzato ed il clima che si è creato è veramente pieno di allegria e di tanto entusiasmo, sia per i piccoli che per i grandi. I bambini sono divisi in otto squadre ed ognuna è seguita da 2 o 3 animatori (che hanno un'età compresa tra i 17 e i 20 anni) e da circa 4 aiuto-animatori. Ogni squadra ha un nome ed un colore che la contraddistingue e ogni giorno partecipa a delle attività da noi organizzate che gli fanno conseguire dei punti, in maniera tale da essere sempre in competizione con le altre squadre ed avere un stimolo in più per partecipare alle attività proposte. Oltre ai giochi, ai punteggi e ai balli, nelle nostre serate insieme non mancano mai i momenti di preghiera, in cui i bambini sono chiamati ad ascoltare attentamente i momenti di catechesi e a svolgere delle attività inerenti ad esse. I pomeriggi insieme, inoltre, si chiudono sempre con lo spegnimento delle luci del nostro villaggio e con il canto "Tu sei dentro i giorni miei" che i bambini ascoltano e intonano sempre con tanta allegria. Queste due settimane passate, sono state caratterizzate da vari laboratori, giochi in cui è stata usata l'acqua e altri in cui gli è stata data la possibilità di utilizzare la fantasia e il cuore. Una delle caratteristiche più importanti del CRE organizzato della nostra parrocchia però è la giornata del venerdì, perché, anche se comunque ogni giorno della settimana i cancelli rimangono aperti, dando la possibilità ai bambini di continuare a giocare ed ai genitori di poter chiacchierare tra loro, ma il venerdì ci tratteniamo tutti, partecipando alle "Serate con le famiglie" che sono sempre caratterizzate da balli, sorrisi e grande spensieratezza, che è proprio ciò di cui abbiamo bisogno. Vorrei che questo CRE non finisse mai, perché ogni volta che si arriva qui si respira una clima di festa e di serenità ed è veramente bello vedere le persone che si divertono e che ridono insieme anche se per vedere il sorriso altrui possiamo vedere ancora solo gli occhi. I bambini portano tanta felicità e le nostre piazze devono ricominciare a riempirsi così di gente e Gesù sarà sempre in mezzo a noi. Adesso rimane solo una cosa da scoprire.... chi vincerà il CRE??
Maria Vittoria