Cronaca del viaggio per il Giubileo dcella Misericordia

Aprile 2016

Il viaggio ha inizio alle prime ore del mattino col raduno dei pellegrini all’aeroporto di Elmas. All’arrivo a Roma, un pullman ci attendeva per condurci all’hotel “Pace Helvezia” con un percorso che ci ha consentito di ammirare una vasta panoramica delle tante bellezze della città eterna. L’albergo che ci ha ospitato è situato nei pressi di piazza Venezia, strategico per le nostre escursioni a piedi, nel cuore della capitale. Dopo la dovuta sosta per la sistemazione, ha avuto inizio la visita ai siti programmati: Chiesa del Gesù, Santa Maria sopra Minerva, Pantheon, piazza di Spagna, fontana di Trevi ecc. bello e interessante, ma non siamo venuti qui per questo…Vedere Papa Francesco e, soprattutto, ascoltarlo è sempre una grande emozione per la semplicità con cui affronta i problemi più attuali in maniera vigorosa e toccante, con lo sguardo sempre amorevole nei confronti dei più miseri, dei sofferenti, dei bisognosi di cure fisiche e morali. È sempre una luce di speranza per chi ha perso la speranza, di coraggio per coloro che lo hanno esaurito, di forza per tutti per andare avanti con onestà e coraggio affidandoci e confidando in Gesù. Nella piazza gremita di gruppi provenienti da ogni angolo della terra si aveva la sensazione di essere il centro del mondo in una piazza che il favoloso porticato del Bernini racchiude come in un abbraccio universale l’anima della Chiesa che, pellegrina, si riuniva per celebrare un Giubileo della Misericordia fortemente voluto da Papa Francesco in un periodo di paura costante, di attentati,  guerre, esodi che si pensava appartenessero soltanto al passato, di egoismi che ci fanno sprangare le porte anziché spalancarle a chi fugge dalle atrocità delle città devastate dalle brutalità che caratterizzano tutte le guerre. L’ingresso dalla Porta Santa è preceduta da una lunga attesa paziente e di preghiera, aspettative di speranza che quel passaggio avrebbe portato una significativa sferzata al nostro animo. All’interno della Basilica ognuno si sposta per un momento di raccoglimento e di pace interiore davanti alle tombe di Papa Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e in fondo alla chiesa, ammirare l’enorme nicchia, opportunamente protetta, contenente la Pietà di Michelangelo. La giornata continua e, in ordine sparso, ognuno è libero di bighellonare nelle varie zone antistanti fino all’ora stabilita per la Santa Messa nella chiesa del Santo Spirito in Sassia, e quindi il ritorno in albergo e poi a casa con nuova energia per un rinnovamento dello spirito.

 

Maria Grazia D.