Corpus Domini

Luglio 2019

E Gesù si mise in cammino verso Gerusalemme. Si tratta della scena che abbiamo contemplato nel Vangelo di Domenica 30 giugno, giorno in cui la nostra comunità ha vissuto la processione del Corpus Domini. Alcune novità hanno caratterizzato questo momento. Un percorso nuovo che ha toccato alcune strade che non erano mai state visitate dalla presenza dell’Eucaristia; un invito particolare rivolto alle famiglie e ai bambini; una insolita conclusione non in chiesa, ma presso il piazzale della struttura delle suore della Sacra Famiglia. Piccoli segni di novità che non sono nati da un desiderio di cambiamento fine a se stesso, ma motivati da una spinta di uscita e evangelizzazione nel territorio che sembra sempre più necessaria nel nostro cammino spirituale. Una partecipazione un po’ esigua, dovuta anche al caldo, che però si è mostrata davvero orante e composta. Abbiamo camminato. Ci siamo lasciati guidare dal Signore che come guida del cammino ha tracciato la strada. Una strada che per certi tratti si è mostrata complessa e un po’ faticosa, in altri invece lineare e semplice. È l’immagine del cammino di ciascuno di noi: i cammini della nostra vita che non sono sempre uguali, ma riservano discese e salite, fatiche e riprese, solitudini e compagnie. Ma in ogni tratto di cammino, la certezza di avere come guida sicura il Signore rende ogni passo sicuro. Gesù è il primo che con decisione si mette in cammino verso Gerusalemme: lì si compirà il suo mistero di amore e di salvezza. E anche noi siamo chiamati a camminare decisi verso il nostro incontro con Lui, quell’incon-tro che cambia, salva e ci rende felici. Durante la processione, accanto a Gesù Eucaristia, c’era un bel gruppetto di bambini: quelli per cui dobbiamo impegnarci in tutti i modi perché riscoprano in Lui un vero amico. Credo che il Signore abbia gioito nel sentire le loro voci, le loro preoccupazioni nel raccogliere i fiori, il loro voler stare il più possibile vicino a Lui. Dobbiamo imparare da loro: stare accanto a Gesù con il sorriso e con la gioia, nella semplicità. E ancora, nel nostro cammino processionale, siamo stati accolti in maniera davvero sentita da tante case, famiglie, anziani affacciati, gruppi di vicinato che si sono preoccupati di rendere bello il passaggio dell’Eucaristia. Potrebbero sembrare tradizioni antiche, ma in realtà ci richiamano a uno spirito cristiano sempre attuale: aprire i nostri portoni, i nostri bei cortili, i nostri cuori a Cristo e saper rivolgere il nostro sguardo anche a chi cammina affianco a noi, a chi abita vicino a noi. A volte ci rinchiudiamo tra le nostre mura e chi sta accanto nemmeno lo conosciamo o salutiamo. Domenica invece abbiamo avuto occasione di ritrovarci per un motivo davvero alto: accogliere Gesù che passava tra le nostre case. Un sincero grazie va a tutti coloro che hanno preparato e si sono prodigati per rendere questo passaggio ancora più bello! Avete accolto tra le vostre case il Signore, ma ci siamo sentiti accolti anche noi con Lui da voi; davvero un bel gesto familiare. Il Signore Gesù cammina non è un Dio fermo e chiede anche a noi di camminare con Lui. Camminare verso la santità e la felicità. Camminare come popolo, come Chiesa e famiglia. Non da soli. La processione che abbiamo vissuto non indica la fine di un anno o un arrivederci a Settembre, ma ci ricorda che il nostro camminare non finisce mai; anzi, in queste settimane siamo chiamati a camminare con il cuore e lo Spirito per capire su quale strada il Signore ci vuole impegnare nella nostra evangelizzazione. Davvero grazie a tutti coloro che hanno reso questo momento bello; dall’animazione liturgica a quella della processione, a chi ha contribuito portando degli omaggi da casa a chi ha partecipato con gioia, alle suore che ci hanno accolto e alle famiglie presenti. 

Continuiamo a camminare! 

 

Donda