Domenica 5 gennaio 2020 sarà una data importante da ricordare per la vita di tutta la nostra diocesi di Cagliari: è stato il giorno dell’ordinazione episcopale del nuovo vescovo Mons. Giuseppe Baturi. Un avvenimento un po’ particolare e insolito perché abbiamo, contemporaneamente, accolto il nuovo vescovo e assistito anche alla sua ordinazione; solitamente eravamo abituati ad accogliere vescovi già ordinati. Mons. Baturi invece ha scelto di essere ordinato proprio nella nostra diocesi, pur essendo lui siciliano, come segno di grande legame e inizio di quella paternità che il Santo Padre gli ha affidato verso la nostra terra in continuità con il mandato apostolico. Sono stati dei momenti davvero emozionanti che abbiamo seguito con la nostra presenza nella Basilica di Bonaria e che molti hanno potuto guardare alla TV. La Basilica e il piazzale gremiti di fedeli, religiosi e religiose, tantissimi sacerdoti e seminaristi; una concelebrazione di una trentina di vescovi insieme al Cardinale Bassetti presidente della CEI. Tanta commozione e trepidazione nell’assi-stere ad un rito così bello e denso di significato. Abbiamo accolto un vescovo giovane e alla sua prima esperienza: questo ci stupisce, ma ci riempie di speranza perché siamo certi che le sue energie e la sua esperienza a servizio della CEI saranno per noi occasione di grande ricchezza. Ho avuto la possibilità e l’onore di stare accanto al nuovo vescovo in quei momenti: ho potuto ammirare un uomo dalla grande capacità di ascolto profondo, attento a tutte le realtà, soprattutto quelle più affaticate, un uomo molto umile e pronto a stare con la gente con gesti e parole semplici; un uomo di grande fede e spessore culturale che esprime nel suo parlare, mai a caso, e sempre con tanta profondità e spiritualità. Credo che i primi passi del suo ministero si stiano caratterizzando da un’osservazione attenta della realtà per poi attuare il suo piano pastorale. Anche in occasione delle visite nella nostra comunità ho potuto vedere nei suoi occhi e parole grande desiderio di stare con le persone in totale umiltà e semplicità. Il Vescovo è il pastore del gregge che, in piena comunione con il Santo Padre, offre la sua vita spendendosi totalmente per gli altri nell’annuncio operoso del Vangelo; quel libro del Vangelo che è stato posto sul suo capo il giorno dell’ordinazione e che lui per primo è chiamato a testimoniare con la sua stessa vita, proprio come hanno fatto gli apostoli scelti da Cristo. Siamo chiamati a pregare per lui e per tutta la nostra chiesa diocesana perché sappiamo sempre ascoltare e mettere in pratica la volontà del Signore: “Andate e annunciate a tutti la buona novella”. Al nostro nuovo vescovo giungano i nostri auguri, ma in modo ancora più particolare le nostre preghiere perché possa essere sempre un grande padre nella fede!
Donda