La nostra parrocchia ha vissuto due momenti importanti di assemblea sinodale nel mese di febbraio. Queste assemblee si sono svolte nelle giornate di mercoledì 16 e giovedì 17 febbraio, in due appuntamenti, uno serale e uno pomeridiano. In entrambi ci si è divisi in gruppi di lavoro composti da parrocchiani, che hanno lavorato sui temi e sulle proposte del Sinodo. Tanti gli argomenti emersi: la nostra è una parrocchia che già da tempo vive il Sinodo, perché il cammino parrocchiale viene condiviso dai componenti della comunità. Sentirsi in chiesa come a casa è importantissimo: il clima di famiglia presente in parrocchia ne è una prova, e trae la sua origine dalla liturgia come applicazione del Vangelo alla vita quotidiana e come fonte di sviluppo dei carismi nella comunità ecclesiale. Tutti gli ambiti di riflessione sono scaturiti da un unico grande interrogativo: Come si realizza oggi, a diversi livelli (da quello locale a quello universale) quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata; e quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale? Poi si è lavorato, nello specifico, su questi tre ambiti: la chiesa come comunità; la chiesa che prega e opera; la chiesa verso tutti. Prima di iniziare il confronto don Davide ha spiegato a tutti i presenti la ragione per cui è stata promossa una Assemblea Sinodale Parrocchiale ponendo l’accento, in particolare, sul “camminare insieme” sia a livello locale che universale in relazione alle varie domande poste a base del presente confronto. Vi riportiamo alcuni elementi importanti emersi dai vari gruppi di lavoro. Viene posto l’accento sul concetto di ACCOGLIENZA che a detta di molti è la caratteristica principale di questa Parrocchia. Tutti i Sacerdoti che si sono avvicendati hanno assicurato ai propri fedeli un sistema di accoglienza che si è rivelato fondamentale per garantire una vicinanza dei medesimi alla vita della Parrocchia, ma soprattutto hanno saputo indirizzarli verso il superamento delle criticità che possono presentarsi durante il percorso di fede di ciascuno. La PANDEMIA, purtroppo, soprattutto a causa dell’utilizzo delle mascherine ha condizionato notevolmente i rapporti tra le persone creando forti limitazioni. Qualcuno dei presenti pone l’accento sulla presenza di GRUPPI che svolgono varie attività utili per la Parrocchia, auspicando nel contempo una maggiore interazione tra i vari gruppi al fine di creare le giuste sinergie. Emerge grande entusiasmo per tutto il lavoro svolto con l’ORATORIO parrocchiale che sta coinvolgendo molti giovani nella vita comunitaria. Si auspica che questo lavoro possa andare avanti sempre più in crescendo. Si richiede una maggiore attenzione verso le persone più grandi, ovvero gli anziani. Si spera che la parrocchia possa iniziare dei percorsi, momenti e tempi di aggregazione per quelle persone che sentono la necessità di ritrovarsi insieme e condividere un cammino adatto alla loro età, ma anche in piena collaborazione con tutte le altre realtà parrocchiali. Ci si prende l’impegno di adoperarsi subito per provare a fare delle proposte concrete. Qualcuno dei presenti sottolinea la necessità di aiutare le persone che per problemi oggettivi non possono partecipare alle varie iniziative accompagnandole, in particolare, alla Messa ed anche alle varie attività dei gruppi che operano all’interno della Parrocchia. Lo sforzo che dobbiamo fare è quello di cercare di coinvolgere il maggior numero di persone cercando di farle sentire in FAMIGLIA. E anche la famiglia emerge come un’urgenza nei nostri cammini: formazione, incontro e ascolto delle tante famiglie che vivono e partecipano alla vita comunitaria. Il SORRISO del Sacerdote verso i fedeli è fondamentale. Anche la COMPRENSIONE nei confronti dei problemi dei fedeli è importante perché assicura da parte di quest’ultimi un maggior attaccamento alla Chiesa, pensiamo ai separati, ai divorziati e non solo. Non sforzarsi di comprendere i problemi delle persone li allontana definitivamente dalla Chiesa. La chiesa deve essere sentita dai fedeli come una CASA e il Sacerdote deve svolgere il suo compito come una MISSIONE. Don Davide conclude ogni momento di condivisione con una provocazione che suscita in tutti impegno e anche un sorriso. Ci ha incoraggiati con la parola: “Muovetevi”. La vita della parrocchia non può andare avanti solo per iniziativa del parroco e solo con le sue idee, ma ciascuno, di ogni età, deve sapersi mettere in gioco per il bene di tutti. Proprio dopo questo tempo di pandemia ci suggerisce tante novità e speranze per i nostri cammini affinché coinvolgano tutti. Questi momenti di assemblea comunitaria sono stati importanti momenti di dialogo e confronto, incontri per i parrocchiani e occasioni per nuove dinamiche nella nostra comunità e la cosa più bella resterà quella di aver condiviso i propri punti di vista anche con persone che non si conoscevano, pur frequentando la stessa comunità. Un invito a proseguire il nostro cammino sinodale anche nella vita comunitaria di tutti i giorni.
Segreteria Sinodale