Amatevi gli uni gli altri, da questo tutti sapranno che siete miei discepoli

Febbraio 2009

Vorrei suggerire in primo luogo che, se vogliamo avere pace sulla terra, le nostre fedi devono diventare ecumeniche, anziché settoriali; devono trascendere la nostra razza, la nostra tribù, la nostra classe, la nostra nazione. (…) Tutto si riassume in questo: che la vita intera è interdipendente. Siamo tutti prigionieri di un'inevitabile rete di reciprocità, siamo legati in un unico tessuto del destino: quello che colpisce uno direttamente, colpisce tutti indirettamente. Siamo fatti per vivere insieme a causa della struttura d’interdipendenza che lega la nostra realtà”.

Martin Luther King pastore battista attivista per i diritti civili negli USA negli anni '60  

Per l’undicesima volta, anche quest’anno la comunità cristiana di Cagliari ha partecipato alla Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, dal 18 al 25 gennaio. Vari sono stati gli appuntamenti, culminati nella celebrazione conclusiva di domenica 25 alla Parrocchia della Madonna della Strada a Mulinu Becciu, Cagliari. L'incontro, preparato dal GEL (Gruppo Ecumenico di Lavoro di Cagliari) ha richiamato tante persone, considerando che i fogli distribuiti, ben 250, non sono bastati per tutti i presenti. Il tema è stato la "Proclamazione cristiana della Speranza in un mondo di separazione" e il brano guida è stato quello del libro Ezechiele al capitolo 37: la valle delle ossa aride. Il percorso ideale che si è voluto seguire è stato il passaggio dalle ossa aride all'essere riuniti nella mano di Dio che fa nuova ogni cosa e si è posto l’accento sulla forza dello Spirito per superare le nostre divisioni.  L’intera celebrazione è stata accompagnata dai canti del coro ecumenico, formato da donne ed uomini delle comunità cristiane di Cagliari e dintorni: cattolici, protestanti (battisti e luterani) e ortodossi. Si tratta di un gruppo di persone (circa una ventina) che si incontrano, pur senza cadenza fissa, da diversi anni. L’idea di costituire questo coro nacque, dopo i primi anni di attività ecumenica, dal desiderio di continuare a condividere il percorso di fede e personale; ogni volta, in gennaio, ci lasciavamo infatti con il desiderio di passare ancora del tempo insieme, di cantare e pregare con la stessa gioia e la stessa piacevole scoperta gli uni degli altri, le une delle altre. Così il coro, di volta in volta arricchito da nuovi  fratelli e sorelle  che scelgono di farne parte, accompagna le attività ecumeniche, dalla Giornata del Creato alla Pentecoste, passando proprio attraverso la settimana di gennaio, appuntamento più importante dell’anno. Quest’anno il coro ha condiviso la gestione della parte musicale della celebrazione ecumenica con il coro giovanile della Parrocchia della Madonna della Strada e con diverse persone del Movimento dei Focolari; abbiamo avuto modo di incontrarci e prepararci insieme, insegnandoci reciprocamente canti nuovi. Per noi che l’abbiamo vissuta in prima persona è stata, io credo, una bellissima esperienza: persone di diverse confessioni religiose, età, provenienza, esperienze musicali, unite dalla voglia di conoscersi e condividere insieme questo momento così importante, essere un segno vivente che l’unità di coloro che seguono Gesù Cristo è possibile. Allora non importa se il cammino del dialogo ecumenico a livello istituzionale è lento e in salita; noi donne ed uomini del coro ecumenico scegliamo di percorrerlo insieme  prestando  ascolto  gli  uni gli altri, le une alle altre, facendoci forza proprio della nostra diversità, anche musicale, che è sinonimo di ricchezza e non di divisione.

Francesca, Chiesa Battista di Cagliari, coordinatrice del Coro Ecumenico