Alla scoperta della nostra chiesa

Ottobre 2011

 IL SIMULACRO DI SAN LUCANella chiesa dedicata a San Luca non poteva certo mancare il simulacro del Santo Evangelista. Lo si trova su un alto piedistallo in legno, sul lato destro della cappella del Santissimo. Sul lato sinistro di questa cappella gli fa compagnia il simulacro di Maria col Bambino. Vedere vicini la Madonna e San Luca ci richiama alla mente il rapporto che, secondo la tradizione, legò Maria a Luca nel corso della loro vita terrena. Si pensa che San Luca abbia conosciuto personalmente la Madonna, vari anni dopo la Morte e Resurrezione di Gesù, e da Lei abbia appreso i numerosi particolari dell’Annunciazione, della Visitazione, della Natività e dell’infanzia del Signore. La presenza di Maria si avverte anche nel racconto della Passione del Figlio. A completare il legame tra la Madre nostra e questo grande Santo, la tradizione riferisce che San Luca fu anche il pittore che ritrasse Maria Santissima nelle icone dette della Madre di Dio Odighitria (che significa “colei che mostra la via”) diffuse in tutto il mondo cristiano e che, in copie antichissime, sono giunte fino a noi. Il simulacro di San Luca è immediatamente riconoscibile per la simbologia che lo caratterizza: la penna nella mano destra e il libro aperto, nella sinistra, rivolto ai fedeli ci parlano di un Evangelista. San Luca infatti è l’autore del Terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Ma ciò che determina inequivocabilmente che nel simulacro è raffigurato proprio il nostro Santo Patrono è la presenza del vitello accovacciato ai suoi piedi. Infatti la tradizione cristiana fin dal II secolo d.C. ha assegnato ai quattro Evangelisti i simboli di quattro animali, spesso alati, che a volte possono anche comparire in loro sostituzione: a San Matteo è associato l’uomo (o l’angelo), a San Marco il leone, a San Luca il vitello e a San Giovanni l’aquila. Questa attribuzione deriva da una visione dell’Apocalisse di San Giovanni (“i quattro viventi”) che riprende quella descritta dal profeta Ezechiele. Tuttavia le motivazioni dell’associazione di questi animali con i quattro Evangelisti non sono ancora molto chiare. Osservare l’immagine di San Luca ci fa pensare alla sua figura di evangelizzatore, discepolo e compagno di San Paolo, che seguì nei numerosi viaggi per moltissimi anni, sempre fedele, affezionato e servizievole. Davanti all’effige di san Luca pensiamo anche all’uomo colto, religiosissimo, estremamente intelligente, medico pre-parato e molto richiesto, che senza dubbio curò con grande carità la gran folla di poveri e malati che si accalcavano intorno a lui ed a San Paolo. Ma l’immagine di San Luca ci parla soprattutto di un grande Santo, che ha vissuto con pienezza la sua appartenenza a Cristo, anche oggi vicino, senza dubbio, a chi lo invoca per le proprie necessità spirituali e materiali.Elisabetta