Proseguiamo nella conoscenza della nostra chiesa e del suo linguaggio simbolico.
Osserviamo il presbiterio, cioè la cappella che ospita l’altare in cui si celebra l’Eucaristia e che è perciò posto in evidenza rispetto al resto dell’aula. Nelle chiese più antiche il presbiterio era delimitato da cancelletti, dai quali si sviluppava una balaustra, utilizzata per distribuire la Comunione ai fedeli, che la ricevevano in ginocchio. Anche se nelle chiese moderne non è più così, tuttavia il presbiterio resta sempre un luogo separato dal resto dell’aula. Nella chiesa di San Luca esso è situato nella parte opposta all’ingresso principale, tra la cappella del Santissimo e quella del coro, ed è rialzato rispetto all’aula da una scalinata di quattro gradini. Ha pianta ottagonale ed offre un ampio spazio per lo svolgimento della liturgia. È sormontato da un’ampia cupola con lucernaio, che lo rende luminosissimo. Dentro il presbiterio, al centro, è posto l’altare in pietra, saldamente fissato al pavimento, solido ed inamovibile.
L’altare è il tavolo su cui viene celebrata l’Eucaristia, quindi il luogo dove si rende presente il sacrificio della croce e dove il Signore si offre come cibo ai fedeli. Esso costituisce il punto verso il quale si rivolge spontaneamente l’attenzione dell’assemblea. E proprio ai fedeli rivolge il suo messaggio il paliotto triangolare in metallo (opera dell’artista Pietro Longu), che riveste la parte frontale dell’altare. Come in un triangolo di luce raffigura l’episodio dei discepoli di Emmaus, nel momento in cui Gesù, dopo la sua resurrezione, si fa riconoscere nello spezzare il pane. Come i due discepoli del Vangelo di San Luca anche noi possiamo incontrare il Risorto: con la fede, sull’altare, dove si celebra il Sacrificio Eucaristico.Il sacrificio della croce è raffigurato nella parte alta del paliotto, quadi al vertice, secondo l’iconografia tradizionale: le tre croci sul monte golgota, la più grande delle quali, al centro, è quella di Cristo. Il volo dei fenicotteri e le conchiglie ai piedi di Gesù ci comunicano che il messaggio è rivolto ai fedeli di San Luca. Dall’altare verso l’aula partano come dei fiumi disegnati dal diverso colore dei marmi: Cristo s’incarna nel contesto della nostra vita.
Elisabetta