Al servizio dell'Eucaristia

Gennaio 2021

I ministri straordinari sono dei laici, uomini e donne, che portano a casa il conforto di Gesù Eucaristico ai malati della parrocchia che per motivi di salute non possono recarsi in chiesa per la celebrazione domenicale. Inoltre aiutano il celebrante nella distribuzione dell’Eucaristia durante le celebrazioni comunitarie e numerose. In parrocchia ci sono cinque ministri straordinari e io sono una di questi. È trascorso poco più di un anno da quando sono stata chiamata dal nostro parroco don Davide a prestare questo servizio in parrocchia. Certamente mai avrei pensato di svolgere questo servizio che credevo fosse prerogativa di soli religiosi e religiose o accoliti. Inizialmente ero incredula e un po’ stupita, non mi sentivo degna di questo compito e alquanto inadeguata e mi ponevo delle domande: sarei mai stata accettata dalla comunità? Non risposi subito, avevo bisogno di pensarci bene, di tempo e di discernimento e così ne parlai con un amico sacerdote che senza esitare mi consigliò di accettare subito. Non ce ne fu bisogno perché don Davide non aspettò mai la mia risposta, era certo che avrei accettato. Ricordo la prima volta che portai la comunione alle signore anziane, mi sentivo subito in un turbinio di emozioni e il cuore andava a mille. Le signore a cui porto Gesù Eucaristia sono tutte molto carine, dolci e ospitali, tutte dedite alla preghiera e nonostante i loro problemi di salute mi accolgono sempre con un sorriso e tanta voglia di dialogare ma soprattutto di ricevere Gesù. Durante la pausa dovuta al covid, non sono potuta andare nelle loro case, ma non abbiamo mai interrotto la comunicazione. Ci sentivamo spesso anche solo per un saluto o scambiare due parole di conforto. A loro fa tanto piacere conoscere tutto della parrocchia: le attività, le celebrazioni e aspettano sempre con ansia il giornalino parrocchiale. Questa nuova esperienza e il contatto con loro mi ha e continua ad arricchirmi umanamente e spiritualmente e riconosco che non sono solo loro a ricevere, loro ci danno tanto calore e si è creato tra di noi un bel rapporto di amicizia, di fiducia e confidenza. Molte di loro vivono in famiglia con figli e nipoti e qualcuna vive sola ma supportata da una signora gentile e premurosa che si occupa di lei. Quest’anno, sempre difficile per me, ha significato una profonda riflessione sul mio essere cristiana, sulla qualità della mia fede, sul rapporto con la mia comunità e con Dio stesso.

Maria Lidia