Prima parte
Era il settembre del 1989 quando don Gianni ci ha proposto un incontro con il signor Vincenzo Perra, perché ci parlasse della Conferenza vincenziana. Essendo un socio di vecchia data, il signor Perra, ci ha illustrato chi sono e cosa fanno i vincenziani. All’incontro, molto seguito, erano presenti tanti parrocchiani. Il signor Perra ci ha parlato di San Vincenzo e di come il Santo intendesse la carità, ci ha spiegato che la Vincenziana è un’associazione senza scopo di lucro, che non ha nessuna appartenenza politica ed è formata da laici. I gruppi si riuniscono, si fanno collette e ogni socio mette quello che può segretamente e con quei soldi si comprano viveri, medicine o vestiario per i poveri della parrocchia. Il signor Perra è stato molto convincente, si è presentato molto bene e, a detta di tutti i presenti, ha ispirato fiducia: una bella persona. Questo ci ha invogliato a formare un gruppo anche nella nostra parrocchia. Così il 25 settembre del 1990 è ufficialmente nata la Conferenza vincenziana di San Luca. Ad essa hanno aderito come soci fondatori: Vittoria Spano, Mariolina Cannas, Livia Cannas, Lina Zuddas, Graziella e Vittorio Bongiovanni, Mario e Marcella Vascellari, Vittorio Ruscazio, Elda Mariani, Graziella Sanna, Benvenuto Schirru, Lucio Tocco, Luciana Piras, Licia Cappai, Enza Conte, Dora Conte, Ada Mocci, Rossana Lubrano, Teresina Scalas, Anna Saba, Maria Sodano, Rina Fiori, Gioacchino Caria, Maria Lidia Meloni e suor Luciana. Sono state fatte le elezioni: Vittorio Ruscazio è stato eletto Presidente, Graziella Sanna segretaria e tesoriera mentre a don Gianni è stata affidata la guida spirituale. Si è deciso che il giovedì sarebbe stato il giorno degli incontri, il primo per la riunione dei soci e il secondo per la distribuzione dei viveri e così via settimana dopo settimana. I primi incontri sono stati al Fortino non avendo a disposizione dei locali e perché ancora la chiesa non era stata costruita. Le suore della Sacra Famiglia ci sono venute incontro offrendoci un locale per i viveri, anche perché i nostri assistiti si trovavano nella zona dei “ I Mandorli” proprio di fronte alla loro casa. In questa zona infatti, due palazzoni con tanti appartamenti di proprietà di Depau, ma dati in affitto al Comune di Quartu, vivevano circa 40 famiglie, per lo più in condizioni di disagio sociale ed economico: spacciatori, delinquenti, poveri, meno poveri e qualche brava persona. Dovevamo dare assistenza a circa 20 famiglie. Tra noi c’era un grande entusiasmo, ci siamo divisi in squadre e abbiamo operato bene; “fregature” ne abbiamo prese tante, ma don Gianni ci ha sempre detto: «È meglio dare a chi non ha bisogno, che lasciare senza cibo chi non ha niente, anche se i cosiddetti “poveri” non lo sono realmente, ma chiedono per abitudine». Siamo andati avanti per mesi incontrandoci il giovedì alle 20, ora scelta per dare modo agli uomini di partecipare alle riunioni, ma già dopo sei mesi gli uomini, impegnati nel lavoro, raramente frequentavano. Allora si è deciso per le 16 (le 17 in estate) perché, essendo presenti solo le donne, le ore 20 non andavano bene perché non si arrivava a casa prima delle 22 e, per dirla tutta, una madre di famiglia alle 20 prepara la cena e sta in famiglia. Dopo questo cambio di orario gli uomini si sono ritirati tutti ed è rimasto solo Vittorio Ruscazio, il nostro Presidente: un buon uomo, onesto e generoso, che ha fatto molto per la Conferenza (oggi purtroppo non è più tra noi), oltre a garantire la propria disponibilità a fare la spesa ogni quindici giorni per 20 famiglie. Era sempre pronto a “mettersi la mano in tasca” e dava con gioia. Siamo stati un bel gruppo, tutti uniti, con spirito di carità e amore per i nostri fratelli bisognosi che venivano visitati nelle loro case. Ci accoglievano con grande gentilezza ed erano molto riconoscenti per quello che facevamo loro. Nel 1996 è subentrata, come Presidente, Graziella Sanna; nel frattempo alcuni, come detto in precedenza, ci hanno lasciato, ma altri ne sono subentrati come: Teresa Mancini, Mariuccia Serra, Lorenza Aduni, Maria Dessì, Alessandra Piras, Paolo Piras, Efisio Piras, Anna Maria Fadda, Maria Grazia Porcu , Rachele Zurru e Luisa Brotzu.
Graziella Sanna
(continua nel prossimo numero)